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Emma Bonino ricoverata a Roma in terapia intensiva

di Claudia Mari -


Emma Bonino, è ricoverata all’ospedale romano Santo Spirito in terapia intensiva ma al momento sembra vigile.

Emma Bonino ricoverata: “è vigile”

Domenica è arrivata al Pronto soccorso dell’ospedale Santo Spirito di Roma in codice rosso. Secondo quanto riferiscono fonti sanitarie, la leader radicale si trova nel reparto di terapia intensiva per essere monitorata costantemente. Da +Europa, fanno sapere che la 77enne “è vigile”, mentre si attende un bollettino medico ufficiale che dovrebbe essere diffuso in mattinata.

Bonino, una delle figure più autorevoli e riconosciute del panorama politico italiano, aveva combattuto per anni contro un tumore al polmone diagnosticato nel 2015, dichiarando nel 2023 la fine positiva delle terapie.

Esponente storica del Partito radicale, cui si iscrisse nel 1975, Bonino ha legato la sua lunga attività politica a campagne che hanno segnato la storia italiana. Dalla legalizzazione dell’aborto alla lotta contro il nucleare, fino alle iniziative per un approccio più moderno e pragmatico al tema delle droghe leggere. Il suo nome è stato per decenni sinonimo di disobbedienza civile, referendum e difesa delle libertà individuali. Temi che le hanno permesso di raccogliere consensi anche in mondi politici lontani dal radicalismo.

Il suo percorso istituzionale è altrettanto ricco. Eletta per la prima volta alla Camera nel 1976, ha ricoperto ruoli di primo piano nel Partito radicale transnazionale, è stata più volte eurodeputata – celebre la “Lista Bonino” che nel 1999 ottenne l’8,5% – e dopo le politiche del 2006 è entrata nel governo Prodi come ministro per il Commercio internazionale e le Politiche europee. Nel 2008 è poi approdata al Senato, dove ha ricoperto anche la vicepresidenza.

Accanto all’attività parlamentare, Bonino ha condotto una lunga battaglia internazionale contro la pena di morte e la fame nel mondo, sostenendo progetti a favore delle donne africane e ricorrendo spesso a forme di digiuno politico. Nel 2024 era stata ricoverata per problemi respiratori, superati in pochi giorni. Nello stesso periodo aveva ricevuto una visita privata da Papa Francesco, simbolo di un dialogo interlaico maturato nel tempo.

Il suo nome resta indissolubilmente legato a Marco Pannella, con il quale ha condiviso decenni di militanza. Oggi il mondo politico attende aggiornamenti sul suo stato di salute, con un’ondata trasversale di vicinanza e preoccupazione.


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