Economia

ENERGIA AL PNRR

di Giovanni Vasso -


Dal Repower Ue, il programma comunitario per l’ammodernamento delle reti e delle fonti di approvvigionamento energetiche, passano le strategie geopolitiche, oltre che economiche, del governo. Lunedì, a Palazzo Chigi, il governo ha avuto un intenso confronto coi manager delle aziende di Stato impegnate proprio sul fronte energetico, da Eni a Snam, passando per Enel e Terna. L’esecutivo ha spiegato agli amministratori delegati presenti alla riunione, rispettivamente Claudio Descalzi, Stefano Venier e Francesco Starace e Stefano Donnarumma, che dal fondo europeo – che presto confluirà come capitolo a parte del Pnrr – arriveranno risorse per ben 2,7 miliardi di euro. Che sarebbero a fondo perduto. Ma in ballo c’è dell’altro. La revisione del Pnrr e il 7,5% delle risorse dedicate alle politiche di coesione.
Al termine della riunione, la premier Giorgia Meloni è tornata a battere sul tema, a lei carissimo, del cosiddetto Piano Mattei: “Il nuovo piano consentirà all’Italia di dare un forte contributo alla realizzazione del ’Piano Matteì al fine di consolidare il processo di diversificazione delle forniture verso una totale eliminazione del gas russo e per far diventare l’Italia hub energetico del Mediterraneo per tutta l’Europa in un proficuo rapporto di cooperazione soprattutto con i paesi africani”. Il ministro Raffaele Fitto, invece, ha ribadito “i principali obiettivi, le modalità e i termini per la definizione dell’intero Piano e ha affermato che nei prossimi giorni sarà completato il confronto con tutti i soggetti istituzionali nazionali e locali così come richiesto dalla Commissione europea”. La notizia, però, è un’altra. Oltre a quella, si capisce, legata alla montagna di risorse (2,7 miliardi a fondo perduto) che saranno investite per potenziare le rotte e l’innovazione in campo energetico. È che c’è una data entro la quale dovranno essere presentate le modifiche al Pnrr. Entro e non oltre il 30 aprile prossimo. Il timing è stato confermato dal commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni. Che, in audizione alla commissione Econ del parlamento europeo, ha scandito tempi e modalità della revisione e dei piani: “Per garantire una rapida attuazione delle misure RePowerEu, gli Stati membri dovrebbero presentare i loro piani di ripresa e di resilienza modificati con i capitoli RePowerEu entro il 30 aprile, al più tardi”. Gentiloni ha poi aggiunto: “I restanti prestiti della Recovery and Resilience Facility – continua – forniscono finanziamenti aggiuntivi per le riforme e gli investimenti nei capitoli RePowerEu. Gli Stati membri dovrebbero indicare il loro interesse ad accedere ai prestiti il prima possibile e non oltre 30 giorni dall’entrata in vigore del regolamento RePowerEu. Prevediamo che il regolamento modificato entrerà in vigore verso la fine di questo mese, quindi incoraggiamo tutti gli Stati membri ad accelerare le discussioni con la Commissione sui capitoli RePowerEu”.
Da Gentiloni è arrivata anche una raccomandazione ai governi nazionali: “Incoraggiamo vivamente gli Stati membri a presentare rapidamente le varie modifiche al loro Pnrr in un unico emendamento, piuttosto che adottare un approccio frammentario. In questo modo, ridurremo i tempi e velocizziamo l’effettiva implementazione”. Infine Gentiloni ha aggiunto: “In secondo luogo, dobbiamo essere consapevoli della tempistica rimanente della Recovery and Resilience Facility. Con tre anni e mezzo rimanenti, dobbiamo compiere un forte sforzo collettivo per continuare l’attuazione dei piani ed evitare di accumulare”.

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