Esteri

(E)Ucraina: nuove condizioni per i negoziati e asset umani

Si allontana l'intesa con la Russia. Un altro miliardo di euro a Kiev

di Ernesto Ferrante -


In un giorno nerissimo per i negoziati sul nucleare tra Usa e Iran e di riflesso per le trattative tra Israele e Hamas, si è allontanata anche la prospettiva di una fumata bianca al tavolo della pace tra Ucraina e Russia. Il Donald Trump delle ultime ore non può essere né un mediatore né un garante.

Il paletto dell’Ucraina

“L’Ucraina non è più interessata a proseguire i negoziati con la Federazione russa se non verrà concordato un cessate il fuoco”, ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha. “Abbiamo visto la totale inadeguatezza della delegazione russa, ci chiedono la resa”, ha aggiunto su Telegram, facendo dei passi indietro rispetto a Istanbul. Con un tycoon che “benedice” i bombardamenti, le prospettive cambiano.

Un miliardo di euro per Zelensky

Da Bruxelles altri soldi per Kiev. “Oggi eroghiamo un nuovo miliardo di euro all’Ucraina. Il nostro sostegno totale arriva così a quasi 150 miliardi dall’inizio dell’invasione russa su vasta scala. Siamo al fianco dell’Ucraina sul lungo periodo”, ha scritto su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, riferendosi al finanziamento proveniente dal beni russi congelati secondo il meccanismo Era.

“In Canada inviterò i nostri partner del G7 a continuare a coordinare un forte sostegno all’Ucraina e sanzioni dure contro la Russia. Finché il Cremlino non fermerà questa guerra”, ha continuato von der Leyen, riferendosi al summit che inizierà domenica.

“L’Ue è fermamente al fianco dell’Ucraina. Oggi eroghiamo un ulteriore miliardo di euro nell’ambito del prestito Era (Extraordinary Revenue Acceleration), finanziato con i profitti derivanti dai beni russi immobilizzati. La Russia sta già pagando per i danni che ha causato”, ha ribadito il commissario Ue all’Economia, Valdis Dombrovskis.

Prorogata la protezione temporanea per gli ucraini

Nella giornata di oggi, il Consiglio Ue ha sostenuto all’unanimità la proposta di prorogare fino al 4 marzo 2027 la “protezione temporanea” per gli oltre 4 milioni di ucraini in fuga dal conflitto.

L’Ucraina spinge per i “rimpatri volontari” dei cittadini ucraini che si trovano nell’Unione europea. Per il ministro ucraino per l’Unità nazionale Oleksiy Chernyshov, “è importante prepararsi ai ritorni volontari degli ucraini. Verranno creati Unity Hubs nelle capitali dei Paesi Ue “per favorire i rimpatri e per aiutare chi vorrà rimanere nell’Ue”. Queste persone “saranno un asset” per l’Ucraina che ambisce ad entrare nella famiglia europea, ha concluso il ministro.


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