Notte di raid, è guerra in Medioriente (I VIDEO)
Botta e risposta tra i due Paesi, continui raid reciproci, il conflitto sembra destinato a durare a lungo
Una notte di tensione estrema tra Iran e Israele, con continui e reciproci raid, è il segnale che è guerra Medio Oriente e che le ostilità sono destinate a durare a lungo. Nella serata di ieri Teheran ha risposto all’attacco israeliano con un massiccio lancio di missili balistici in diverse ondate con le le sirene antiaeree che hanno risuonato a più riprese nelle principali città dello Stato Ebraico per avvisare la popolazione di correre nei rifugi. Lo stesso è successo in Iran, dove sono stati presi di mira nuovi siti strategici, come l’aeroporto Mehrabad e della residenza di alti comandanti militari. E mentre colonne di fumo nero si levano dagli obiettivi colpiti, come avviene in ogni conflitto, anche in questa nuova guerra in Medioriente si inizia a fare il conto delle vittime: 78 morti e oltre 320 feriti tra civili e militari in Iran, almeno 4 morti e 80 feriti in Israele. E il bilancio non può che essere destinato a salire man mano che le ostilità andranno avanti e che i raid si susseguiranno.
Un missile iraniano colpisce Rishon LeZion, al centro dei territori occupati, nella mattinata odierna (fonte Irna Agency)
Teheran, che nel frattempo ha fatto sapere che è ormai inutile proseguire il dialogo sul nucleare in corso con gli Usa, ha invece annunciato di aver abbattuto – in questa fase della guerra in Medioriente – due caccia israeliani, catturando una pilota considerata prigioniera di guerra. La notizia aggiunge un elemento nuovo e imprevedibile della guerra in Medioriente e, se confermata, potrebbe provocare una seria escalation internazionale e un potenziale ostacolo diplomatico – a livello di trattative per il rilascio – tra i due Paesi, già su un sentiero di ritorsioni incrociate. Le sirene, i raid, i morti e la prigionia di un pilota denunciano una guerra sul filo del rasoio. Col passare dei giorni, il rischio di un conflitto più ampio resta concreto. La comunità internazionale ora guarda a Roma, Bruxelles e New York, dove si tenterà di bloccare l’onda d’urto in arrivo.
Operazioni di questo tipo si stanno inquadrando in quanto l’esercito israeliano sta mettendo in atto, colpendo decine di lanciamissili in Iran e concentrandosi sui siti utilizzati per operazioni missilistiche e con droni.
In particolare, sono state colpite la base aerea di Hamadan nell’Iran occidentale e la base aerea di Tabriz nel nord-ovest, entrambe considerate centri nevralgici per il lancio di missili terra-terra..
Secondo fonti di sicurezza israeliane, poi, un’operazione segreta del Mossad ha permesso di neutralizzare le difese aeree iraniane e di colpire con precisione le rampe di lancio dei missili terra-terra nella base di Esfajabad, vicino a Teheran, ritenuta una delle principali minacce strategiche per Israele..
Sono state pre segnalate forti esplosioni in diverse aree di Teheran (Hakimiyeh, Tehranpars), a Chardangeh, Isfahan e Kermanshah, a conferma dell’ampiezza e della precisione degli attacchi.
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