Export, Xi spera in Putin per uscire dal rosso
Scambi commerciali da aumentare, trascurando il dollaro Usa e provando le stablecoin
L’export della Cina verso la Russia, recentemente ridottosi, potrebbe riprendere la sua crescita, lo scrive il South China Morning Post, quotidiano cinese di Hong Kong ora di proprietà del Gruppo Alibaba.
Sono stati firmati oltre 20 accordi bilaterali durante la recente visita del presidente russo Vladimir Putin in Cina. E tra gli obiettivi principali vi è la costruzione di rotte commerciali terrestri alternative per collegare l’Asia all’Europa, bypassando le vie marittime potenzialmente soggette a tensioni geopolitiche.
La Cina punta dunque a sviluppare una rete infrastrutturale e logistica avanzata che possa facilitare l’export verso la Russia e oltre, diversificando i canali commerciali tradizionali.
L’export Cina-Russia esce dal rosso?
I russi – scrive il giornale – desiderano beni di consumo, dispositivi elettronici personali e macchinari comuni che sono difficili da importare dall’Occidente a causa delle sanzioni commerciali imposte in seguito all’invasione russa dell’Ucraina. E la Cina – i cui scambi commerciali si sono gradualmente allontanati dagli Stati Uniti a causa dell’aumento dei dazi sulle importazioni a partire dal primo mandato del presidente americano Donald Trump nel 2018, con una rapida escalation quest’anno – produce i prodotti desiderati dalla Russia, dai telefoni ai macchinari industriali.
Una svolta che potrebbe far risalire al Paese del Dragone la china. In termini di yuan, il valore delle esportazioni verso la Russia è stato pari a 403,82 miliardi di yuan (56,6 miliardi di dollari) da gennaio a luglio, in calo rispetto ai 436,76 miliardi di yuan del 2024 e ai 434,05 miliardi di yuan dei primi sette mesi del 2023.
Da gennaio a luglio di quest’anno le esportazioni di veicoli a motore e delle loro parti verso la Russia sono crollate del 53,2 per cento in valore, attestandosi a 43,87 miliardi di yuan. In precedenza, secondo la società di analisi Trivium China, le esportazioni di veicoli dalla Cina alla Russia erano aumentate di sette volte dal 2022 al 2024, garantendo ai marchi cinesi una quota di mercato del 63%.
Cosa dicono gli analisti
“Se il mercato statunitense non assorbe i prodotti cinesi, allora la Cina ha sicuramente un incentivo a guardare fuori dal mercato – dice Liang Yan, professore di economia alla Willamette University negli Stati Uniti -. Maggiori esportazioni verso la Russia offrirebbero ai produttori cinesi un po’ di sollievo dalla spietata concorrenza sui prezzi e dalla sovrapproduzione interna”.
Scambi commerciali da regolare trascurando il dollaro Usa, ovviamente. “Il regolamento in valute diverse dal dollaro statunitense ha già dominato gli scambi commerciali tra Cina e Russia, anche se c’è la necessità di rendere il sistema più veloce e diversificato, ad esempio coinvolgendo nuovi strumenti come le stablecoin“, afferma Xu Tianchen, economista senior della Cina presso la società di ricerche di mercato Economist Intelligence Unit.
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