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Fed: tassi invariati, non esclusi nuovi rialzi

di Angelo Vitale -

Jerome Powell


La Federal Reserve degli Stati Uniti ha deciso di lasciare ancora invariati i tassi nel range compreso tra il 5,25% e il 5,50%.  E’ una decisione già adottata per la seconda volta. Già nel settembre scorso, infatti, la banca centrale statunitense presieduta da Jerome Powell aveva definito una interruzione del percorso di inasprimento della politica monetaria dopo l’aumento di 25 punti base intervenuto a luglio. Dall’inizio della sequenza iniziata nel marzo del 2022 si sono verificati undici aumenti, che hanno portato il prezzo del denaro al livello più alto dal 2001. La Fed, però, non esclude che l’inasprimento possa continuare con nuovi rialzi. Su questo, decisiva sarà la riunione del prossimo 13 dicembre.

“Gli indicatori recenti – afferma la nota ufficiale della Fed – suggeriscono che l’attività economica si è espansa a ritmo sostenuto nel terzo trimestre. L’aumento dei posti di lavoro si è moderato rispetto all’inizio dell’anno, ma rimane forte, e il tasso di disoccupazione è rimasto basso. L’inflazione resta elevata”. Il sistema bancario statunitense è ritenuto “solido e resiliente. Condizioni finanziarie e creditizie più restrittive per le famiglie e le imprese probabilmente peseranno sull’attività economica, sulle assunzioni e sull’inflazione ma la portata di questi effetti rimane incerta. Il Comitato rimane molto attento ai rischi di inflazione”.

Il Comitato continuerà a valutare ulteriori informazioni e le loro implicazioni per la politica monetaria. Nel determinare l’entità dell’ulteriore inasprimento della politica monetaria che potrebbe essere appropriato per riportare l’inflazione al 2% nel tempo, prenderà in considerazione l’inasprimento cumulativo della politica monetaria, il ritardo con cui la politica monetaria influenza l’attività economica e l’inflazione, e i fattori economici e finanziari. sviluppi. Inoltre, continuerà la riduzione delle partecipazioni in titoli del Tesoro, debito di agenzie e titoli garantiti da ipoteca di agenzie, come descritto nei piani precedentemente annunciati”.



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