Esteri

Francia, l’appello della nonna di Nahel ai rivoltosi: “Fermatevi”

di Giovanni Vasso -


“Fermatevi”. È l’appello di Nadia, la nonna di Nahel M., il 17enne ucciso a Nanterre per non essersi fermato a un posto di blocco della polizia. La donna ce l’ha con i rivoltosi che hanno appiccato il fuoco della rivolta in tutta la Francia. E che dall’Esagono è presto tracimato oltre confine, con episodi di violenza anche a Bruxelles e Losanna, nelle capitali di Belgio e Svizzera.

La nonna di Nahel non ce l’ha con tutta la polizia né odia le forze dell’ordine come asseriscono le aree più estreme dei cortei che stanno devastando le città francesi. “Voglio che finisca, ovunque. Io dico a quelli che stanno facendo danni, fermatevi!”. La signora ha poi aggiunto: “Non rompete le scuole e gli autobus, sono le mamme che prendono i bus!”.

Per Nadia è importante che adesso ritorni la calma. Si rivolge ai manifestanti: “Sono stanca, mia figlia (la madre del giovane Nahel ndr), non ha più una vita”. È necessaria la tranquillità perché suo nipote abbia giustizia. “Meno male che ci sono i poliziotti. Ho fiducia nella giustizia”. Poi l’attacco: chi compie violenze nel nome di Nahel “lo usa come pretesto”.


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