Politica

Fratelli d’Italia a Strasburgo meglio delle Politiche: 27%

di Domenico Pecile -


Fratelli d’Italia scoppia di salute. Non lo dice la premier, ma lo attesta un sondaggio Ipsos per Euronews. Basterebbe un dato per motivare l’euforia del partito socio di maggioranza del governo. E cioè che questo sondaggio regala al partito di Meloni addirittura un punto in più rispetto al boom delle politiche del 2022. Il premier aveva affermato che alle europee punta allo stesso risultato delle politiche. Confermare quel risultato – aveva aggiunto – sarebbe una vittoria. Difficile non immaginare che l’Ipsos non le abbia strappato un’esclamazione di felice meraviglia visto che conferma Fratelli d‘Italia come primo partito con il 27 per cento. Bingo, insomma. Con buona pace, aggiungerebbero i malevoli, del vicepremier Salvini che sulle elezioni russe ha fatto l’ennesima fuga in avanti rispetto al premier.
Il margine nei confronti del Pd, sempre stando al sondaggio, raggiunge gli otto punti di distacco visto che il partito della Schlein viene dato al 19%. Insomma, il duello a distanza tra le due leader continua a premiare il partito di Meloni. Una proiezione tanto più importante se si pensa che il voto delle europee segue il proporzionale e quindi ognuno farà corsa in proprio.
Ma l’esito del sondaggio va ben oltre il successo di FdI perché offre un quadro complessivo di quanto potrebbe accadere il prossimo mese di giugno. Rimanendo però sul quadro nazionale, il sondaggio pone il M5S in ripresa al punto che il Pd sente il fiato sul collo di Conte dato al 17,4% e che quindi ha ricuperato terreno rispetto al 15,4% delle ultime elezioni politiche. Si profila, invece, un testa a testa tra Tajani e Salvini: Forza Italia e la Lega vengono infatti stimate entrambe all,8,2%, un risultato che non farebbe felice i due competitor. Tajani sogna infatti di confermare quella doppia cifra che si è già materializzata nelle recenti regionali, mentre il Capitano non soltanto sogna (e in parte è costretto per non mettere in discussione la sua leadership) di raggiungere la soglia del 10% ma culla anche l’idea di ottenere maggiori consensi di Conte.
Nel campo centrista, allo stato attuale secondo l’Ipsos nessuna delle tre forze raggiungerebbe la fatidica soglia del 4% e tutte sarebbero fuori dall’europarlamento. Il sondaggio pone infatti Azione al 3%, Italia viva al 3,4% e +Europa 2,6%, proiezioni queste che riapriranno il dibattito sulla opportunità-necessità di ritentare un rassemblement nonostante la guerra fratricida Calenda-Renzi. Infine, Alleanza Verdi e Sinistra è sul filo dello sbarramento giacché viene dato al 4,1%.
Resta adesso da capire come si tradurrebbero questi voti in chiave di rappresentanza europea. Il partito di Meloni stravincerebbe (14 deputati in più) all’interno del suo gruppo, i Conservatori e riformisti, con 24 seggi su 76. Musica ben diversa per la Lega costretta a subire [/CAP-3-SETT]un drastico ridimensionamento fermandosi a 7 seggi, vale a dire 16 in meno e a guardare dal basso in alto lo strapotere dell’alleata Le Pen (28 seggi) ma anche dell’estrema destra tedesca dell’Afd (15 seggi). Perfino gli olandesi del Pvv sono dati più forti della Lega con i loro 9 seggi. Nella pattuglia dei Socialisti&Democratici il Pd (17 seggi su 136) si colloca come secondo partito dopo gli spagnoli del Psoe. Stando alle proiezioni Conte avrebbe 16 eurodeputati, mentre i 4 seggi di Avs sarebbero divisi tra il Gruppo dei Verdi e quello della Sinistra. Stando a questi risultati pare difficile ma non impossibile l’asse tra Ppe, conservatori e sovranisti, vale a dire effettuando un cambio di regia europea. Emerge dunque il dato che la destra europea è destinata a crescere e potrebbe conquistare un quinto dei seggi del nuovo Parlamento, ma la grande coalizione tra popolari, socialisti e liberali (che viene definita maggioranza “Ursula”) rimane ancora lo scenario maggiormente accreditato. E c’è un altro dato che merita di essere analizzato. Se infatti in Italia il movimento più evidente pare il travaso dei voti dalla Lega a Fratelli d’Italia (come sta avvenendo anche nelle ultime consultazioni amministrative), in molti Paesi, invece, come rivela l’Ipsos, “la destra radicale cresce ma a scapito dei popolari. Tornando alle possibili alleanze, “la coalizione – dice l’Ipsos – tra popolari, socialisti e liberali potrebbe avere una maggioranza stabile”. La coalizione Ursula avrebbe 388 seggi su 720. E con i Verdi si arriverebbe al 62,9 per cento (456 seggi) contro un 46,4 per cento, pari a 338 seggi, di Ppe, liberali e conservatori.


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