Politica

Fusaro: “Gentiloni non rappresenta l’Italia, ma basta lezioni di morale da chi ci ha assoggettato agli Usa”

di Edoardo Sirignano -

Foto Lapresse - Omar Abd el Naser 15/03/2017 - Milano, Italia Diretta della puntata del 15 marzo di La Gabbia, condotta da Gianluigi Paragone Spettacolo Nella foto: Diego Fusaro Photo Lapresse - Omar Abd el Naser 15/03/2017 - Milano, Italia Live from La Gabbia, at 15/03/2017 Show In the picture: Diego Fusaro


“Gentiloni rappresenta l’interesse dell’Ue e non quello nazionale. Non può dare lezioni di morale, però, una Meloni talmente assoggettata agli Stati Uniti che Biden non sente più neanche il bisogno di confrontarsi con lei”. A dirlo il filosofo Diego Fusaro, autore di “Demofobia – Destra e sinistra: la finta alternanza di schiacciare il popolo”

Che ruolo svolge l’Europa nelle dinamiche mondiali?

L’Unione Europa dovrebbe essere la parte che cerca di favorire i dialoghi, le trattative e la diplomazia. Questo doveva far sin da subito, anziché schierarsi immediatamente dalla parte dell’Ucraina e di Washington. L’Europa, oggi, sembra esistere come una semplice colonia degli Stati Uniti. Non riesce a esprimere una politica internazionale autonoma. Così, però, fa male a sé stessa, considerando che si sta isolando dal resto del mondo, essendo dipendente in tutto e per tutto dalla Casa Bianca. Possiamo parlare di una vera e propria occasione sprecata.

Anche nel conflitto in Ucraina bisognava avere un atteggiamento differente?

L’Europa avrebbe dovuto cercare di favorire la pace, mantenere la propria neutralità. Non doveva mandare le armi a una parte, ma piuttosto favorire, con ogni mezzo a disposizione, i vari tentativi di mediazione. La stessa Cina è stata più neutrale dell’Italia. Pur essendo più vicina alla Russia che agli Stati Uniti, ha saputo mantenere un’imparzialità. L’Europa, invece, non ci è riuscita e quindi ne sta pagando le conseguenze, sia sul piano economico che geopolitico.

Si riferisce alla crisi che sta mettendo in ginocchio lo sviluppo?

Lo suggeriscono i dati. Siamo ormai a oltre l’undicesimo pacchetto di misure punitive. Detto ciò, la Russia non sembra essere neanche scalfita da quest’azione. L’Europa, al contrario, è in recessione. La stessa Germania, che doveva essere la locomotiva del continente, è in crisi. È evidente, quindi, che si tratta del primo caso nella storia umana di sanzioni che danneggiano il sanzionante e non il sanzionato.

L’Italia, intanto, è quella che paga maggiormente il prezzo di scelte sbagliate…

Ciò è dovuto a una posizione di debolezza dovuta a politiche economiche errate. Forse più di altri Paesi, l’Italia si è lanciata a capofitto a supporto dell’Ucraina. Lo aveva già fatto col governo Draghi e forse ancora di più con Giorgia Meloni. Non è un caso che Biden ha dimenticato di relazionarsi con Palazzo Chigi. Il presidente americano ormai non sente più neanche il bisogno di confrontarsi con chi già sa che obbedirà categoricamente agli ordini, senza fiatare.

Così, però, non rischiamo di diventare fanalino di coda…

Sul piano geopolitico già lo siamo. Siamo quelli più piegati a Washington e alle sue politiche imperiali. Sul piano economico, invece, non siamo ancora il fanalino di coda solo perché ci sta qualcuno che sta messo peggio di noi. Se questa è la traiettoria, comunque, non mi stupirei che in breve tempo ci ritroveremo in fondo alla classifica.

Detto ciò, siamo la nazione di Gentiloni. Perché il commissario europeo per gli affari economici e monetari della commissione von der Leyen non riesce a far sentire la sua voce?

Gentiloni è una figura, senza ombra di dubbio, carismatica, ma allo stesso tempo rappresenta meglio la visione dell’Europa e del suo cosmopolitismo, che l’interesse nazionale. È un ottimo profilo per rappresentare l’Ue. Con questa figura, difficilmente, però, potremo tornare a essere protagonisti. Detto ciò, l’ultima polemica di Meloni mi è sembrata pretestuosa e Gentiloni ha fatto bella figura, dicendo che non intendeva abboccare all’amo.

Possiamo, comunque, dire che, dai migranti ai conti pubblici, quando è stato nominato il commissario “Er moviola” ci è stato rifilato un pacco?

È una storia lunga. Dal 2011, da quando il governo Monti è stato imposto dall’Unione Europea, il nostro Paese è commissariato. Abbiamo, infatti, politici che rappresentano poco l’interesse italiano in Europa e molto quello finanziario della Bce in Italia.


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