Delitto di Garlasco, il Dna di Sempio sotto le unghie di Chiara
Nuovo capitolo del delitto di Garlasco, a diciotto anni dall’omicidio di Chiara Poggi. Il Dna ritrovato sotto le unghie della vittima potrebbe essere attribuibile ad Andrea Sempio. La genetista Denise Albani, esperta del gabinetto di polizia scientifica e perita nominata dalla gip di Pavia Daniela Garlaschelli nell’incidente probatorio, ha comunicato alle parti un risultato destinato a riaprire scenari investigativi che si ritenevano chiusi. C’è “piena concordanza” tra l’aplotipo Y rilevato su due unghie della vittima e la linea paterna del profilo genetico di Andrea Sempio, oggi 38enne, amico d’infanzia del fratello di Chiara. La scoperta è stata comunicata tramite pec ai consulenti e alla Procura. La perizia definitiva sarà invece depositata a inizio dicembre e discussa in udienza il 18 dicembre.
Cosa dice la nuova perizia genetica
Secondo Albani, l’aplotipo Y isolato nel 2007 appartiene a una popolazione genetica ristrettissima, compatibile esclusivamente con soggetti imparentati in linea maschile con il nuovo indagato dalla procura di Pavia. Pur non essendo “identificativo” di una singola persona, il Dna ritrovato sotto le unghie di Chiara Poggi consente però di affermare una “concordanza piena” con il profilo familiare di Andrea Sempio. Un risultato opposto a quello stabilito, anni fa, dal genetista Francesco De Stefano. Il perito della Corte d’Appello bis aveva scartato quel Dna, portando di fatto alla condanna di Alberto Stasi. All’epoca, De Stefano aveva giudicato non affidabile quello stesso profilo genetico, definendolo “non consolidato”. La stessa circostanza è anche alla base della successiva archiviazione della posizione di Sempio nel 2017.
Dna di Sempio sotto le unghie di Chiara Poggi, contatto diretto o trasferimento indiretto?
Oggi, però, gli accertamenti di Albani ribaltano quel giudizio: le prove di laboratorio condotte nel passato sarebbero state eseguite su campioni “non omogenei”, ma rianalizzando la cosiddetta “sessione a 5 microlitri” emergono dodici marcatori che compongono un aplotipo parziale misto. Un risultato considerato sufficiente per formulare il nuovo quadro ricostruttivo. Resta ora da chiarire come il Dna attribuibile alla linea paterna di Andrea Sempio possa essere finito sotto le unghie di Chiara Poggi. Le ipotesi sul tavolo sono due. Quella del contatto diretto, che confermerebbe la presenza dell’indagato sulla scena del crimine durante il delitto di Garlasco. Oppure, il trasferimento indiretto, tramite oggetti o superfici toccati in momenti diversi, compatibili con la presenza di Sempio nella casa dei Poggi negli giorni precedenti all’omicidio.
Verso l’udienza del 18 dicembre
La discussione in aula, il 18 dicembre, dovrà affrontare proprio questo punto cruciale, destinato a influenzare l’intero impianto investigativo. Quel che è certo è che, con questa nuova perizia, il delitto di Garlasco entra in una fase completamente nuova, riaprendo interrogativi che sembravano ormai consegnati alla storia giudiziaria del caso.
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