Gaza, Israele bombarda case nel nord: uccise 15 persone
(Adnkronos) – Le forze israeliane hanno bombardato alcune case durante gli attacchi notturni nella Striscia di Gaza settentrionale, uccidendo almeno 15 persone in uno degli edifici nella città di Beit Lahia. Lo hanno riferito fonti mediche palestinesi. Diverse altre persone sono rimaste ferite nell'attacco e altre risultano disperse dopo che una casa che forniva rifugio agli sfollati è stata colpita, ha aggiunto il Servizio civile di emergenza palestinese. Salgono ad almeno 44.466 le persone uccise e 105.358 quelle ferite negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre 2023. Lo ha reso noto il ministero della Salute della Striscia. Di questi, 37 palestinesi sono stati uccisi e 108 feriti nelle ultime 24 ore, ha aggiunto il ministero. L'ostaggio israelo-americano Omer Maxim Neutra, 21 anni, sequestrato nella zona di confine di Gaza il 7 ottobre, è stato dichiarato morto durante la prigionia nella Striscia. Lo ha reso noto l'Idf, aggiungendo che il corpo si trova ancora nell'enclave. "Sono assolutamente" a favore dell'occupazione del territorio a Gaza e per "incoraggiare l'emigrazione. Possiamo e dobbiamo farlo. Centinaia di migliaia di persone vogliono andarsene da lì". Lo ha detto in un'intervista radiofonica il ministro della Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben-Gvir. Alla domanda se lui e la sua famiglia si trasferirebbero in un insediamento ebraico a Gaza, Ben-Gvir ha risposto: "È sicuramente una possibilità. Quando hanno evacuato Gush Katif, mia moglie e io abbiamo lasciato Hebron, ci siamo trasferiti a Gush Katif, abbiamo preso parte alla lotta lì, finché non sono stato arrestato. Non è certamente una cattiva idea. "Dobbiamo occupare il territorio, incoraggiare l'emigrazione. Queste sono soluzioni che possono consentire una realtà diversa a Gaza". I cacciatorpediniere della Marina degli Stati Uniti hanno abbattuto sette missili e droni sparati dai ribelli Houthi dello Yemen contro le navi da guerra e tre navi mercantili americane che stavano scortando nel Golfo di Aden. Non sono stati segnalati danni o feriti. Lo ha reso noto il Comando Centrale degli Stati Uniti, precisando che i cacciatorpedinieri Uss Stockdale e Uss O'Kane hanno abbattuto e distrutto tre missili balistici antinave, tre droni e un missile da crociera antinave. Le navi mercantili non sono state identificate. Gli Houthi hanno rivendicato l'attacco in una dichiarazione e hanno affermato di aver colpito i cacciatorpediniere statunitensi e "tre navi di rifornimento appartenenti all'esercito americano nel Mar Arabico e nel Golfo di Aden". Una persona è morta in un raid di un drone attribuito a Israele che ha colpito il sud del Libano. Lo denuncia il ministero della Salute di Beirut, dopo che le Forze Armate libanesi avevano già dato notizia di un loro soldato rimasto ferito in un'operazione analoga nell'est. "Ha fatto una vittima il raid odierno del nemico israeliano su Jdeidet Marjeyoun", ha comunicato il ministero, come riporta l'agenzia libanese Nna, a cinque giorni dall'entrata in vigore della tregua tra Israele e gli Hezbollah libanesi. La moglie del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, Sara, ha incontrato il presidente eletto Donald Trump, in un evento che ha tenuto nel suo campo da golf in Florida. In un post sui social media, Netanyahu ha scritto che i due hanno discusso "dell'importanza strategica della vittoria di Israele nella guerra" e dell'importanza del rapporto continuo tra Israele e gli Stati Uniti. "Ho parlato con il presidente delle grandi sofferenze che il nostro Paese ha attraversato il 7 ottobre e ho sottolineato l'urgenza di agire per liberare gli ostaggi e riportarli indietro al più presto", ha scritto Sara Netanyahu. Il gruppo tedesco Lufthansa ha annunciato oggi un'ulteriore proroga della sospensione dei voli verso l'aeroporto israeliano di Tel Aviv fino al 31 gennaio 2025. La misura, ha aggiunto, si applica alle compagnie aeree del gruppo, tra cui Austrian, Swiss, Brussels ed Eurowings. Fino all'annuncio di oggi, i voli del vettore principale Lufthansa verso Tel Aviv erano sospesi fino al 31 dicembre compreso. I passeggeri interessati possono riprenotare gratuitamente per una data successiva o ricevere il rimborso del prezzo del biglietto. Lufthansa ha ribadito che i collegamenti con la capitale libanese Beirut rimarranno cancellati fino al 28 febbraio 2025 e non ci saranno voli per la capitale iraniana Teheran fino al 31 gennaio 2025. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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