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Gentiloni: “Sarà serio l’impatto della guerra sull’economia europea”

di Alessio Gallicola -


L’impatto della guerra in Ucraina sul piano economico avrà effetti seri sull’Europa ma se i paesi si mostreranno compatti, sarà possibile superare anche questa crisi. Ne è convinto Paolo Gentiloni, commissario europeo per l’economia, che arrivando alla riunione dell’Eurogruppo ha detto che “a causa dell’impennata dei prezzi delle materie prime, delle conseguenze dell’inflazione e anche per i costi fiscali che gli Stati membri affronteranno per la crisi energetica e la crisi dei rifugiati l’impatto della guerra sull’economia dell’Europa sarà serio. Ma sono ancora convinto che se reagiamo con forza e unità possiamo attenuare l’impatto della guerra sulle nostre economie ed evitare che la ripresa in corso deragli del tutto”.

La preoccupazione dei ministri economici, riuniti nell’Eurogruppo, è principalmente per la ripresa, che grazie al Next Generation Eu e alle politiche messe in campo peer fronteggiare gli effetti della pandemia, era prevista al 4%. “Ma i costi aggiuntivi sui bilanci dei Paesi membri avranno certamente un effetto di rallentamento sulle previsioni di crescita – prevede Gentiloni -. Noi avevamo previsto una crescita del 4% per quest’anno a livello europeo e questi numeri non sono più realistici”.

Resta da scongiurare la stagflazione, un pericoloso mix di inflazione e calo della produttività che da qualche giorno aleggia nelle discussioni europee, non solo tra gli economisti. “Lo scenario di stagflazione – spiega il commissario europeo – può essere affrontato ed evitato se reagiamo in modo forte insieme. Ci sono molte discussioni sullo scenario della stagflazione. La mia opinione è che noi possiamo evitarlo, perché siamo entrati in questa crisi con una ripresa rapida in Europa. Naturalmente parte di questa crescita verrà persa velocemente, ma possiamo ridurre l’impatto se reagiamo in modo forte e rapido, come abbiamo fatto durante la crisi della Covid-19″.

La riforma del Patto di stabilità è un altro degli argomenti all’ordine del giorno, la situazione creatasi con la guerra in Ucraina non consentirà ai Paesi dell’Ue di rispettare i vincoli precedenti. Anche su questo tema Gentiloni non si nasconde: “L’incertezza totale nella quale siamo dal punto di vista economico di fronte a questa guerra rende l’idea di tornare semplicemente alle regole precedenti un’idea irrealistica. Che questo renda più facile trovare un’intesa sulla riforma del Patto non è automatico. Quello che è automatico è che tornare alle vecchie regole in un clima di incertezza come quello attuale sarebbe poco ragionevole. In ogni caso il lavoro per costruire un’intesa non si risolve in pochi giorni”.

Un lavoro che, comunque, sembra aver preso il via, dal momento che, al termine della riunione, Gentiloni chiarisce che “data l’attuale incertezza, abbiamo anche chiarito che dovremmo rivalutare la disattivazione della clausola di salvaguardia del Patto di stabilità prevista nel 2023 sulla base delle nostre previsioni di primavera, che presenterò a metà maggio. Oggi c’è stato un forte sostegno per questo approccio, la sospensione delle regole Ue sui conti pubblici in vigore quest’anno aiuterà ad adottare le misure necessarie per affrontare le sfide immediate di questa crisi”.


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