Cultura & Spettacolo

Gianluca Monaco: “Musica e poesia convivono in me”

di Nicola Santini -


“Scordami” è il titolo del nuovo singolo del cantautore e psicologo Gianluca Monaco. L’intensa ballad, di cui Monaco firma anche testo e musica, è disponibile su tutte le principali piattaforme digitali a partire da mercoledì scorso ed esce a pochi mesi dalla pubblicazione dell’album live “Tra la luna, il mare e le differenze”.

Prodotto da Pino Iodice e registrato presso lo studio8 di Roma, “Scordami” è distribuito dall’etichetta Wondermark. “Scordami è una canzone incentrata sulla difficoltà e sulla capacità di mantenere i legami. Il tema portante è quello della giusta distanza per non creare legami soffocanti” – dichiara Gianluca Monaco, aggiungendo- “Realizzare questo brano è stata un’esperienza esaltante e divertente, che ha visto coinvolte tantissime persone che hanno collaborato sia in sala di incisione ma anche per la creazione del videoclip. Un viaggio che è stato anche faticoso e estenuante ma che sicuramente mi ha già regalato delle grandi soddisfazioni”. Il videoclip, già disponibile su YouTube da giovedì scorso, è diretto da Riccardo Andreani con l’aiuto alla regia di Sara Galimberti, anche apprezzata cantautrice e fotografa, e vede coinvolti gli attori Ludovica Mancini, Maria Luisa Libratti e Giulio Santovetti e i ballerini Andrea Piscello e Claudia Foroni. In occasione del suo ritorno discografico, L’Identità ha intervistato Gianluca Monaco.

Gianluca, “Scordami” è il titolo del tuo nuovo singolo. Come nasce?
Il titolo è nato cantandolo sulle note del brano, mentre lo componevo al piano. Mi accorgevo, nota dopo nota e parola dopo parola, di certi concetti che spontaneamente si pronunciano sulle relazioni e sulle difficoltà nel mantenerle che evidentemente volevo esprimere. Difficoltà che spesso sento raccontate nella stanza di psicoterapia dove lavoro giornalmente.
Qual è il messaggio che ti piacerebbe lanciare attraverso questo brano?
Ho voluto parlare del principio della “distanza” in un rapporto amoroso: una distanza che tenga conto della necessità di riconoscere la singolarità di ogni elemento di un rapporto. Spesso ci sono rapporti soffocanti, simbiotici, che impediscono la vita proprio del rapporto.
Al videoclip di “Scordami” hanno collaborato ballerini e attori professionisti. Come avete individuato il cast?
Con il regista Riccardo Andreani e l’aiuto regista e fotografa Sara Galimberti, abbiamo cercato e individuato persone che potessero rappresentare la storia di due persone che si allontanano e che si avvicinano nel tempo. C’è un filo conduttore che li lega nonostante la distanza che però non si colmerà mai, in realtà, perché in fondo la distanza stessa potrà preservare qualcosa che troppo da vicino potrebbe spegnersi e “rovinare tutto”.
Visto che Sara Galimberti nasce artisticamente come cantante, avete mai pensato a un duetto?
Sara Galimberti è la mia fotografa ufficiale da tempo e l’intuizione di lavorare con lei anche come aiuto regista per me è stata notevolmente efficace. Con Riccardo Andreani, il regista, hanno creato una coppia di lavoro eccellente e una sinergia meravigliosa che penso che si veda. Sara ha anche una grande competenza nella musica e nel canto, valore aggiunto nella sua creatività di oggi, e chissà se un giorno canteremo insieme un mio brano o di qualche altro autore.
La tua, sul fronte discografico, è stata un’annata particolarmente intensa: quali progetti ti hanno dato maggiori soddisfazioni?
Un triennio bellissimo, tra il 2022 e il 2023 sono stati pubblicati due album “Ho fatto bene” e “Tra la luna il mare e le differenze” che ho portato nelle mie serate tra teatri e club in questi ultimi tre anni. Esperienza intensa, travolgente e divertente, senza alcun dubbio. Oltre che cantautore e musicista, sei anche un rinomato psicologo.
Come riesci a far convivere tutti questi aspetti del tuo lavoro?
Psicologia e musica convivono dentro di me e si scambiano di ruolo in continuazione e si mescolano nel mio pensare. Sempre. Non posso fare a meno di una parte o dell’altra. Sul fronte pratico serve sapersi organizzare.
Quali sono, nell’immediato, i tuoi progetti all’orizzonte?
Nell’immediato concerti, nuove pubblicazioni e, sicuramente, una nuova esperienza teatrale di cui stiamo scrivendo il “soggetto” per portare avanti il progetto a me caro, quello del teatro-canzone per meglio coniugare musica e psicologia, note e anima, parole e vite umane.
E il più grande sogno che è ancora nel cassetto?
Un grande desiderio sarebbe quello di riuscire a scrivere una canzone per bambini che li aiuti a riflettere e magari superare le loro paure. Difficilissimo, lo so, ma ci provo…


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