Esteri

Hamas conferma: “Trattativa per la liberazione di 12 ostaggi per 3 giorni di tregua”

di Eleonora Ciaffoloni -


A oltre un mese dall’inasprimento della guerra in Medio Oriente tra Israele e Hamas, nelle ultime ore sembra essere vicino un negoziato tra le parti per il rilascio di ostaggi, da un lato, e per una breve tregua richiesta, dall’altro. Proprio nella mattinata di oggi era arrivata la notizia che i rappresentanti del Qatar stavano tentando il negoziato con Israele e Hamas, in coordinamento con gli Stati Uniti, per il rilascio di 12 ostaggi in cambio di un cessate il fuoco di tre giorni.

Voci che nel corso della giornata erano state più volte riprese e confermate, anche da parte di altri Paesi. Prima una televisione egiziana aveva segnalato che il Cairo “è vicino al raggiungimento di un accordo per una pausa umanitaria a Gaza e il rilascio di ostaggi”. Lo ha riferito Haaretz.

Poi negli ultimi minuti è arrivata la notizia “confermata” da fonti vicine ad Hamas. Sarebbero quindi, anche secondo l’organizzazione, in corso delle trattative per la liberazione dei 12 ostaggi in cambio di tre giorni di tregua.

A parlare poi, sulla questione ostaggi è stato Abu Obeida, il portavoce delle Brigate al Qassam, ala militare di Hamas a Gaza. Secondo Abu Obeida “la strada unica ed evidente per la liberazione degli ostaggi è un accordo che preveda lo scambio di prigionieri totale o parziale”. Lo ha riferito la tv pubblica israeliana Kan.

Intanto, a intersecarsi nelle trattative, ci sono gli Stati Uniti che attraverso il Segretario di Stato Antony Blinken dicono no alla rioccupazione di Gaza da parte di Israele. Tuttavia, il presidente israeliano Netanyahu non è dello stesso avviso. Difatti il premier tira dritto e annuncia: “Quello che vediamo è un successo straordinario”. 


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