Esteri

Hamas: “Stato palestinese in cambio della deposizione delle armi”

di Ernesto Ferrante -


Hamas sarebbe disposta a deporre le armi se venisse creato “uno stato palestinese pienamente sovrano in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza”. Lo ha detto in un’intervista all’Ap rilanciata dai media israeliani, Khalil al-Hayya, membro dell’ufficio politico del gruppo residente a Doha. Le forze israeliane “non hanno distrutto più del 20% delle capacità di Hamas, né umane né sul campo”, ha aggiunto al-Hayya. “Se non possono finire Hamas, qual è la soluzione?”, ha spiegato il funzionario, sottolineando che nemmeno una offensiva israeliana a Rafah riuscirebbe a distruggere il movimento di resistenza palestinese.
I miliziani islamisti hanno pubblicato un video che mostra in vita l’ostaggio israelo-americano di 23 anni Hersh Goldberg-Polin, rapito il 7 ottobre al Nova Festival. Come riportano i media locali, nel filmato lungo quasi tre minuti, Goldberg-Polin, che ha un arto superiore amputato, afferma di essere prigioniero “da quasi 200 giorni” e chiede al governo di agire per la sua liberazione. L’Amministrazione Biden ha ricevuto lunedì il contenuto. Lo ha riferito un funzionario americano alla Cnn, precisando le autorità sono in contatto con i familiari dell’israelo-americano. L’Fbi sta esaminando le immagini per individuare eventuali prove e informazioni utili.
Almeno 93 persone sono state arrestate a Los Angeles, all’Università della Southern California, in relazione alle manifestazioni pro Palestina che si sono tenute in molti campus americani. Stando a quanto rivelato dal capo della polizia di Los Angeles, Kelly Muniz, i manifestanti sono state fermati per violazione della proprietà privata. Tensione tra Tel Aviv e Berlino. “Rammarico e disappunto” sono stati espressi dal ministero degli Esteri israeliano per la decisione del governo tedesco di riprendere la collaborazione con l’Unrwa nella Striscia di Gaza nel prossimo futuro. “Israele ha condiviso con la Germania e altri Paesi donatori informazioni dettagliate su centinaia di militanti di Hamas e della Jihad islamica che sono tutti dipendenti dell’Unrwa”, si legge nella dichiarazione. “Queste non sono solo alcune mele marce, questo è un albero marcio e velenoso”, ha rincarato la dose il ministero degli Esteri.


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