Cultura & Spettacolo

Hermès: non solo una borsa da regina, ma un ottimo investimento

di Monica Marini -


Hermès, quando una borsa fa sentire una donna una regina ma soprattutto le fa fare un ottimo investimento economico

Ci sono oggetti che si comprano con il cuore, e altri con la testa. Poi ci sono rarissime creazioni, come una borsa del marchio Hermès, che parlano a entrambi, testa e cuore. È lì, sospesa tra sogno e strategia, tra desiderio e lungimiranza: un simbolo di stile eterno che, mentre fa battere il cuore, costruisce anche valore economico. Una Birkin o una Kelly non sono semplici accessori. Sono piccoli troni da portare a braccio. Raccontano una storia fatta di attese, artigianalità estrema, pellami selezionati con rigore quasi religioso e cuciture eseguite a mano, una ad una, da maestri sellai che lavorano con il tempo di chi sa che la fretta è nemica della bellezza. Quando una donna stringe tra le mani una borsa Hermès, non è solo l’eleganza che sente: è una forma di consacrazione, è la consapevolezza silenziosa di aver raggiunto un piccolo, prezioso traguardo. Eppure, al di là dell’incanto, c’è una realtà concreta: queste borse aumentano di valore – partendo già da un valore economico di un certo spessore – nel tempo, spesso più di un lingotto d’oro. Sono diventate uno dei rari oggetti del lusso a cui il mercato riconosce non solo fascino ma anche solidità. Si vendono all’asta, si collezionano, si tramandano di generazione in generazione. Una Hermès non si consuma: si custodisce, come una gemma rara, come una certezza elegante in un mondo che cambia. E allora sì, c’è romanticismo in quel gesto — regalarsi una borsa Hermès — ma anche strategia. Perché, a volte, togliersi una soddisfazione non è solo un capriccio: è un modo intelligente e bellissimo di fare un affare. E soprattutto, di sentirsi, anche solo per un istante, una regina con il mondo ai propri piedi.


Torna alle notizie in home