Attualità

Hot parade

di Redazione -


di Simone Donati

Sale: Jannik Sinner. I sicofanti dell’informazione non aspettavano altro. Il tennista vince tutto e diventa, lui crucco che più crucco non si può, incarnazione d’ogni italica virtù. Quelli che sbrodolavano sul loden di Monti e sul petto di pollo di Draghi giurano d’averlo visto camminare sulle acque.

Stabile: Ilaria Salis. I sicofanti della politica non attendevano altro. La vittima della protervia di un Paese che è dal ’56 che gli dà dispiaceri ai nipotini (illegittimi) dell’Urss. La volevano candidare, come fecero (giustamente) i radicali con Tortora anni fa. Che bestemmia paragonare una vittima del giustizialismo ai nostalgici delle Hazet 36.

Scende: Carlo Conti. I sicofanti dello showbiz se ne sono inventata un’altra: il Sanremo-mercato. Chi sostituirà Amadeus? Gigi D’Alessio continua a proporsi ma farà la fine di Geolier. Spunta, di nuovo, Carlo Conti. “Devo vedere se ho ancora orecchio”, ha detto. Devi vedere se gli italiani hanno ancora pazienza di sopportare questo carrozzone.


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