Economia

Il caso Verstager, le mani di (questa) Commissione sulla Bei

di Cristiana Flaminio -

Margrethe Vestager COMMISSARIA UE


Le mani di (questa) Commissione Ue sulla Bei, Margrethe Verstager, che si è presa un congedo non retribuito dalla carica di vicepresidente con delega alla Concorrenza e alla digitalizzazione, ha lanciato la sua campagna “elettorale” verso la presidenza della Banca europea degli investimenti. Ha rilasciato un’intervista al Financial Times e ha promesso che, con lei alla guida, la Bei non soltanto si impegnerà a fondo per la ricostruzione dell’Ucraina ma “si assumerà più rischi”. In pratica, Verstager darà alla banca un ruolo più attivo, più presenzialista. In definitiva, più “politico”. L’ex vice di Ursula von der Leyen era stata travolta dalle critiche quando era trapelata la notizia secondo cui avrebbe voluto proporsi alla guida della Bei. Per farlo, dal momento che la nomina dipende dal voto dei governi del Paesi membri, azionisti della cassaforte dell’Ue, avrebbe dovuto dimettersi subito dalla Commissione. Cosa che ha omesso di fare. Nel silenzio generale di tutti. Persino Ursula von der Leyen, a suo tempo, sentì il dovere di acchittare un timidissimo “caveat” per tentare di offrire una via d’uscita alla sua rampantissima vice presidente.

Ora che Verstager ha rimediato con l’escamotage del congedo non retribuito, salutando Bruxelles e costringendo von der Leyen a ridistribuire le sue deleghe, alla ceca Jourova (per la digitalizzazione) e al belga Reynelds (per la Concorrenza), può rendere pubblica la candidatura a suo nome avanzata dal governo danese. Ma il problema politico resta, eccome. Le dimissioni di Verstager diventeranno tali solo se dovesse, effettivamente, essere nominata alla guida della Banca europea degli investimenti. E se non dovesse andar bene, che farà il commissario danese? Sarà integrata nel suo ruolo a stipendio pieno, pagata lautamente per occupare una posizione da cui, potenzialmente, potrebbe farla pagare a chi le ha tarpato le ali?

Domande politiche che, al momento, non si pone nessuno.


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