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Il cimitero della strada e il nuovo Codice

Il cimitero dei ciclisti nella Milano “ecologica”: sulla strada si contano i morti e il Cdm delibera il nuovo Codice

Numeri e vittime in crescita quelli che vengono registrati ogni giorno sulla strada. Gli incidenti tra auto, mezzi pesanti, ciclisti e pedoni sono all’ordine del giorno e la sicurezza stradale sembra essere sempre più precaria. Alta velocità, guida in stato di ebbrezza, uso del cellulare, ma anche distrazione e traffico sono alcuni dei motivi degli innumerevoli incidenti che vediamo sulle nostre strade. Solo negli ultimi due giorni sono state tre le vittime di pirati della strada: nella notte tra sabato e domenica, a Roma, un 13enne di origini egiziane è stato travolto mentre attraversava la strada da una Golf che viaggiava ad elevata velocità sulla Casilina. Per il ragazzino non c’è stato nulla da fare: il colpo è stato fatale e a nulla è valso l’intervento sul posto dei sanitari. Il 20enne alla guida dell’auto non si è fermato e non ha prestato soccorso, solo nella serata di domenica ha deciso di costituirsi: per lui l’accusa è quella di omicidio stradale. Sembra un incidente fotocopia quello avvenuto a Milano all’alba di domenica. Vassil Facchetti, 28 anni, è stato falciato da un’auto in corsa nei pressi del locale notturno Alcatraz mentre stava iniziando ad attraversare la strada (sembrerebbe fuori dalle strisce). Anche in questo caso il conducente della Mercedes nera che lo ha investito ha continuato la sua corsa senza prestare soccorso. Solo nelle ore successive si è costituito: anche su di lui pende l’accusa di omicidio stradale.

Sempre a Milano, nella mattina di ieri, una donna di 75 anni è stata vittima dell’ennesima tragedia. In via Trasimeno, l’anziana è stata agganciata dalla parte posteriore di un mezzo compattatore dell’Asma ed è stata trascinata per decine di metri. La donna è finita in arresto cardiocircolatorio e trasportata d’urgenza all’ospedale San Raffaele, dove poi è deceduta. Aumenta così a otto il numero di pedoni morti nel capoluogo lombardo nell’ultimo anno e aumenta anche il numero delle vittime sulla strada: solo nel periodo estivo (dai primi di giugno ai primi di settembre) sono state oltre 420. Una emergenza evidente e su cui anche il governo lavora da mesi, lanciato dall’eclatante caso di cronaca che lo scorso giugno aveva visto la morte del piccolo Manuel di cinque anni nell’incidente di Casal Palocco causato dai cinque Youtuber a bordo di una Lamborghini. E così, ieri in Consilio dei Ministri, sono state varate le nuove norme del Codice della Strada. Per il ministro dei Trasporti Matteo Salvini si tratta di “Un testo di estrema urgenza e importanza, visto il ripetersi dei tanti, troppi drammatici episodi che funestano le cronache, è una battaglia di civiltà non di una parte politica ma di tutto il Paese”. Norme nuove e sanzioni inasprite quelle che sono state approvate dal governo dopo il passaggio in Conferenza unificata. Il via libera, ora, da il La all’iter parlamentare che potrebbe trasformare il Ddl in legge già nel prossimo autunno.

Il nuovo codice della strada: alcune novità

Entrando nel merito, il testo prevede alcune novità: tra le altre, riguardo l’uso del cellulare alla guida la multa si innalza dalla fascia 165-660 euro alla fascia 422-1.697 euro, con sospensione della patente da quindici giorni a due mesi (fin dalla prima violazione). Per chi invece viene trovato alla guida con un tasso alcolemico superiore alla norma – o sotto effetto di sostanze stupefacenti – è prevista la sospensione della patente fino a tre anni. Non solo: per chi è stato trovato alla guida in condizioni non idonee è previsto il divieto assoluto di assumere alcolici. Da qui arriva l’obbligo d’installare il cosiddetto “alcolock”, che impedisce l’avvio del motore se il tasso alcolemico del guidatore è superiore allo zero. Inoltre, la positività al test rapido sulle sostanze stupefacenti farà scattare immediatamente il ritiro della patente e successivamente anche il divieto di riprendere la patente per tre anni. Per i recidivi è previsto anche il ritiro a vita. Il governo è intervenuto anche nella regolamentazione dell’utilizzo degli autovelox con “una definizione stringente sulle specifiche tecniche degli apparecchi e sul loro posizionamento”; sulle sanzioni da remoto per violazione dell’obbligo di dare precedenza a pedoni e ciclisti; sulle multe per i posteggi al posto dei disabili e alle fermate degli autobus, che vengono raddoppiate. Infine, nuove norme stringenti anche per i neopatentati che non possono guidare auto potenti per i primi tre anni e fino a 21 è previsto il divieto assoluto – e non è legato al superamento delle soglie fissate per tutti gli altri automobilisti – di mettersi al volante dopo aver bevuto alcolici. Più attenzione, più sicurezza e più coscienza al volante: con l’auspicio che le nuove norme siano non solo un deterrente ma anche una presa di coscienza.

Il cimitero dei ciclisti nella Milano “ecologica”: sulla strada si contano i morti e il Cdm delibera il nuovo Codice

Numeri e vittime in crescita quelli che vengono registrati ogni giorno sulla strada. Gli incidenti tra auto, mezzi pesanti, ciclisti e pedoni sono all’ordine del giorno e la sicurezza stradale sembra essere sempre più precaria. Alta velocità, guida in stato di ebbrezza, uso del cellulare, ma anche distrazione e traffico sono alcuni dei motivi degli innumerevoli incidenti che vediamo sulle nostre strade. Solo negli ultimi due giorni sono state tre le vittime di pirati della strada: nella notte tra sabato e domenica, a Roma, un 13enne di origini egiziane è stato travolto mentre attraversava la strada da una Golf che viaggiava ad elevata velocità sulla Casilina. Per il ragazzino non c’è stato nulla da fare: il colpo è stato fatale e a nulla è valso l’intervento sul posto dei sanitari. Il 20enne alla guida dell’auto non si è fermato e non ha prestato soccorso, solo nella serata di domenica ha deciso di costituirsi: per lui l’accusa è quella di omicidio stradale. Sembra un incidente fotocopia quello avvenuto a Milano all’alba di domenica. Vassil Facchetti, 28 anni, è stato falciato da un’auto in corsa nei pressi del locale notturno Alcatraz mentre stava iniziando ad attraversare la strada (sembrerebbe fuori dalle strisce). Anche in questo caso il conducente della Mercedes nera che lo ha investito ha continuato la sua corsa senza prestare soccorso. Solo nelle ore successive si è costituito: anche su di lui pende l’accusa di omicidio stradale.

Sempre a Milano, nella mattina di ieri, una donna di 75 anni è stata vittima dell’ennesima tragedia. In via Trasimeno, l’anziana è stata agganciata dalla parte posteriore di un mezzo compattatore dell’Asma ed è stata trascinata per decine di metri. La donna è finita in arresto cardiocircolatorio e trasportata d’urgenza all’ospedale San Raffaele, dove poi è deceduta. Aumenta così a otto il numero di pedoni morti nel capoluogo lombardo nell’ultimo anno e aumenta anche il numero delle vittime sulla strada: solo nel periodo estivo (dai primi di giugno ai primi di settembre) sono state oltre 420. Una emergenza evidente e su cui anche il governo lavora da mesi, lanciato dall’eclatante caso di cronaca che lo scorso giugno aveva visto la morte del piccolo Manuel di cinque anni nell’incidente di Casal Palocco causato dai cinque Youtuber a bordo di una Lamborghini. E così, ieri in Consilio dei Ministri, sono state varate le nuove norme del Codice della Strada. Per il ministro dei Trasporti Matteo Salvini si tratta di “Un testo di estrema urgenza e importanza, visto il ripetersi dei tanti, troppi drammatici episodi che funestano le cronache, è una battaglia di civiltà non di una parte politica ma di tutto il Paese”. Norme nuove e sanzioni inasprite quelle che sono state approvate dal governo dopo il passaggio in Conferenza unificata. Il via libera, ora, da il La all’iter parlamentare che potrebbe trasformare il Ddl in legge già nel prossimo autunno.

Il nuovo codice della strada: alcune novità

Entrando nel merito, il testo prevede alcune novità: tra le altre, riguardo l’uso del cellulare alla guida la multa si innalza dalla fascia 165-660 euro alla fascia 422-1.697 euro, con sospensione della patente da quindici giorni a due mesi (fin dalla prima violazione). Per chi invece viene trovato alla guida con un tasso alcolemico superiore alla norma – o sotto effetto di sostanze stupefacenti – è prevista la sospensione della patente fino a tre anni. Non solo: per chi è stato trovato alla guida in condizioni non idonee è previsto il divieto assoluto di assumere alcolici. Da qui arriva l’obbligo d’installare il cosiddetto “alcolock”, che impedisce l’avvio del motore se il tasso alcolemico del guidatore è superiore allo zero. Inoltre, la positività al test rapido sulle sostanze stupefacenti farà scattare immediatamente il ritiro della patente e successivamente anche il divieto di riprendere la patente per tre anni. Per i recidivi è previsto anche il ritiro a vita. Il governo è intervenuto anche nella regolamentazione dell’utilizzo degli autovelox con “una definizione stringente sulle specifiche tecniche degli apparecchi e sul loro posizionamento”; sulle sanzioni da remoto per violazione dell’obbligo di dare precedenza a pedoni e ciclisti; sulle multe per i posteggi al posto dei disabili e alle fermate degli autobus, che vengono raddoppiate. Infine, nuove norme stringenti anche per i neopatentati che non possono guidare auto potenti per i primi tre anni e fino a 21 è previsto il divieto assoluto – e non è legato al superamento delle soglie fissate per tutti gli altri automobilisti – di mettersi al volante dopo aver bevuto alcolici. Più attenzione, più sicurezza e più coscienza al volante: con l’auspicio che le nuove norme siano non solo un deterrente ma anche una presa di coscienza.

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