Economia

Il Green Pass fa respirare il settore fieristico

di Giovanni Vasso -


Il nuovo green pass fa tirare un respiro di sollievo al settore fieristico. “Il riconoscimento dello status vaccinale del Paese di origine integrato da tampone in caso di non conformità con quello italiano consente alle fiere di tornare ad essere hub strategici per il business delle pmi del made in Italy. Il nuovo decreto Covid approvato ieri sera dal Governo va, ancora una volta, nella direzione auspicata dal sistema fieristico e dalle imprese italiane. Aefi, l’Associazione delle esposizioni e fiere italiane che rappresenta il 96% delle manifestazioni del Belpaese, non può che esprimere il plauso per un provvedimento adottato con la massima tempestività”. Così il presidente di Aefi, Maurizio Danese, ha commentato il decreto licenziato ieri sera in Cdm. “Una boccata di ossigeno – ha proseguito Danese – che permetterà di garantire pieno carattere internazionale alle decine di manifestazioni rinviate nel primo bimestre soprattutto a causa di importanti defezioni da parte di operatori dei Paesi terzi. Un successo anche per le imprese del made Italy e per il turismo d’affari generato dall’industria fieristica che, prima del Covid, registrava un indotto di oltre 23 miliardi di euro l’anno”.

Il sottosegretario di Stato per la Cultura Lucia Borgonzoni confidava molto nel nuovo green pass per rilanciare il settore fieristico. In una nota, Borgonzoni ha spiegato:”Considerati i dati confortanti sui contagi e considerata la necessità di trovare una soluzione a una situazione che sta danneggiando il comparto fieristico, ritengo che il prossimo Consiglio dei Ministri possa essere il momento adatto per introdurre misure in grado di garantire l’attività sul territorio italiano di compratori internazionali extra Ue che abbiano l’impossibilità di ricevere almeno uno dei vaccini riconosciuti dall’Ema. Non è più tempo di rimandare”. Dunque Borgonzoni ha concluso: “Come ho già ribadito nella lettera inviata a Palazzo Chigi e ai ministri nei giorni scorsi, si può fare e lo si può fare in sicurezza. Restituiamo una boccata d’ossigeno alle nostre imprese e al nostro mondo produttivo”.


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