Il programma dei funerali di Papa Francesco
Una Piazza San Pietro blindata e gremita è pronta ad accogliere le esequie solenni di Papa Francesco, con un programma ben scandito, in una delle cerimonie funebri più partecipate della storia recente del Vaticano. La celebrazione vedrà la presenza di circa 200 mila fedeli accorsi da tutto il mondo, il “popolo di Bergoglio”, come molti lo definiscono, per rendere omaggio al Pontefice che ha segnato profondamente il volto della Chiesa contemporanea. La giornata ha preso avvio all’alba, con l’apertura di Piazza San Pietro alle ore 5:30. Già dalle prime ore del mattino, Roma è apparsa sotto stretta sorveglianza: il piano di sicurezza ha coinvolto ampie zone della Capitale, in vista del corteo funebre che avrebbe attraversato la città dopo la messa esequiale per la tumulazione del Papa nella Basilica di Santa Maria Maggiore.
Alle ore 9:30 faranno, come da programma, il loro ingresso le 170 delegazioni ufficiali: in prima fila quella argentina, terra natale di Jorge Mario Bergoglio, seguita da quella italiana. Il protocollo ha poi disposto in ordine alfabetico i capi di Stato e i sovrani regnanti. Alle ore 10:00 avrà inizio la celebrazione eucaristica, presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio, e concelebrata da 220 cardinali e circa 750 tra vescovi e sacerdoti. La bara in legno e zinco, sigillata ieri sera precedente, sarà stata posizionata sul sagrato della Basilica di San Pietro, davanti all’altare. La liturgia, in latino, includerà letture e preghiere in diverse lingue: inglese, spagnolo, francese, arabo, portoghese, polacco, tedesco e cinese, a riflettere l’universalità del pontificato di Francesco. Le esequie segneranno l’inizio dei Novendiali, il periodo liturgico di nove giorni dedicato al suffragio del Papa, come previsto dalla costituzione apostolica Universi Dominici Gregis. Al termine della messa, come da programma, si svolgeranno l’Ultima commendatio e la Valedictio, presiedute dal cardinale Baldassare Reina e dal Patriarca greco-melchita Youssef Absi. Particolarmente toccante sarà il momento della supplica delle Chiese orientali: i patriarchi, gli arcivescovi maggiori e i metropoliti delle Chiese orientali cattoliche si raccoglierannoi presso il feretro, rivolti verso l’altare, secondo il rito bizantino.
Verso le 11:30, la bara è sarà poi condotta all’interno della Basilica, senza riprese televisive, per poi essere trasportata in corteo fino alla Basilica di Santa Maria Maggiore. Il percorso, lungo circa 4 chilometri, ha seguito l’itinerario: Porta Perugino, Corso Vittorio Emanuele, Piazza Venezia, Via dei Fori Imperiali, Colosseo, Via Labicana e Via Merulana. Il corteo, procedendo a passo d’uomo, consentirà a migliaia di fedeli di assistere al passaggio del feretro, trasportato su un’auto appositamente predisposta per garantirne la visibilità. Maxi-schermi posizionati lungo il tragitto trasmetteranno l’intero svolgimento.
L’arrivo alla Basilica di Santa Maria Maggiore avverrà intorno alle 12:00. Ad accogliere Papa Francesco i suoi ultimi, coloro ai quali ha dedicato gran parte del suo pontificato: poveri, migranti e detenuti, a rappresentare l’universalità e l’inclusività del suo messaggio evangelico. La tumulazione, in forma privata, sarà presieduta dal cardinale Camerlengo Kevin Farrell, responsabile della gestione degli affari correnti della Santa Sede fino all’elezione del nuovo Pontefice.
Con questa cerimonia dal fitto programma si chiuderà il capitolo terreno di un Papa che ha lasciato un segno profondo e spesso rivoluzionario nella storia della Chiesa.
Torna alle notizie in home