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Il team UniBoAT dell’Università di Bologna vince la Monaco Energy Boat Challenge

di Redazione -


Dall’articolo di La Presse – Dopo quattro intense giornate, lo Yacht Club de Monaco ha concluso la 12a edizione della Monaco Energy Boat Challenge: Il team Uniboat-Università di Bologna, supportato da Sanlorenzo, si è aggiudicato il titolo di campione assoluto e, per la quarta volta, si è aggiudicato la vittoria nella Classe Energy (2021, 2022, 2023 e 2025).

Alla Challenge, importanti attori del settore e giovani ingegneri hanno unito le loro competenze per accelerare la transizione energetica del settore.

La sfida alla presenza del Principe Alberto II

Anche quest’anno, il Principe Alberto II di Monaco, Presidente dello Yacht Club de Monaco, ha voluto incontrare gli studenti, fermandosi al paddock per scoprire le ultime novità e seguendo le regate da vicino dal pontile. “Questa edizione è stata davvero unica. L’evento in sé è stato davvero unico perché è impossibile trovare così tanti giovani ingegneri impegnati nella sostenibilità dell’industria nautica nello stesso luogo e contemporaneamente. Monaco è ancora il luogo in cui possiamo essere all’avanguardia e per questo motivo siamo Capital of Advanced Yachting”, ha dichiarato Bernard d’Alessandri, Segretario Generale dello YCM. “Siamo molto orgogliosi di ospitare e lavorare con le giovani generazioni ed è meraviglioso vedere persone provenienti da tutto il mondo muoversi nella stessa direzione”, ha aggiunto.

Il trionfo dell’Università di Bologna

Vincitori dello slalom e dell’endurance, primi nel record di velocità con un nuovo record di Classe Energetica (26,63 nodi), a pari merito con i connazionali Elettra UniGe – Università di Genova, e vincitori del Premio Innovazione e del Premio Design, gli italiani del team UniBoat – Università di Bologna hanno lasciato il segno sia in mare che a terra.

“È la nostra quinta edizione qui a Monaco. L’anno scorso abbiamo avuto qualche problema con l’idrogeno e quest’anno abbiamo vinto ogni singola regata. Siamo arrivati ​​primi, quindi non poteva andare meglio per noi”, ha detto Tecla Costa, che fa parte del team. Alla loro barca chiamata ‘Futura’ lavorano circa 30 persone di diversi reparti, da quello strutturale a quello del powertrain, dall’idrogeno al marketing e all’aerodinamica, per sviluppare al meglio il progetto in ogni suo aspetto. Il loro primato si basa su un approccio tecnico consolidato e impeccabile: progettazione del sistema di propulsione ottimizzata per massimizzare la manovrabilità, una batteria affidabile ad alte prestazioni, un sistema di trasmissione messo a punto e, soprattutto, lo sviluppo interno di un motore di trazione controrotante che ha garantito prestazioni eccezionali. A tutto ciò si aggiungono una barca più leggera e un rigoroso regime di allenamento per i piloti che hanno fatto la differenza contro avversari di altissimo livello. “Abbiamo vinto ogni regata oggi, quindi sono molto contento del risultato e non vediamo l’ora della prossima competizione a Olbia”, ha aggiunto il pilota del team Massimiliano Scalzulli. Il secondo posto sul podio è andato a un’altra università italiana. Si tratta del team Elettra UniGe con il suo catamarano ad alta efficienza dotato di motore da 32 kW e batteria da 9,66 kWh, innovativo sistema L-drive ed eliche stampate in 3D per massimizzare le prestazioni e il consumo energetico. La medaglia di bronzo è andata al team croato Adria Racing con il suo catamarano modulare ad alte prestazioni alimentato da un motore elettrico da 20 kW con batteria da 10 kWh, cockpit in composito di carbonio-Kevlar e telemetria satellitare in tempo reale.

La nuova Classe AI per imbarcazioni autonome

Questa edizione ha visto l’introduzione della Classe AI per imbarcazioni autonome, vinta dall’Antwerp Solar Boat Team (Università di Anversa, Belgio). Sono emerse tre tendenze principali: il crescente ruolo dell’intelligenza artificiale nella gestione dell’energia, la maturità delle tecnologie dell’idrogeno e lo sviluppo di eliche toroidali per ridurre l’inquinamento acustico subacqueo. Il record di velocità complessivo dell’evento è stato battuto da Frauscher Boats (Classe Mare Aperto) che ha raggiunto i 49,84 nodi.

Il riconoscimento per la Tecnologia della Nautica Sostenibile della Fondazione Principe Alberto II di Monaco, del valore di 25.000 euro, premia il team le cui soluzioni dimostrano un impatto misurabile. Vincitore: Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Il vincitore della Classe AI è stato l’Antwerp Solar Boat Team dell’Università di Anversa, in Belgio, con un sistema di navigazione AI che analizza i dati visivi delle telecamere di bordo e consente il riconoscimento degli oggetti in tempo reale e una logica di governo autonoma.

In gara 42 team da 20 nazioni

Questa dodicesima edizione ha visto la partecipazione di 42 team, 20 nazionalità, 29 università e oltre 1.000 studenti. Tra i team in gara, provenienti da diverse parti del mondo, dall’India all’Indonesia, dall’Italia al Qatar, dalla Francia al Portogallo, alcuni hanno nuovamente superato i limiti tecnologici quest’anno, in particolare nella categoria Energy Class. In quattro anni, la capacità di accumulo delle batterie è quasi raddoppiata a parità di peso, migliorando al contempo la sicurezza, un segno tangibile dei progressi compiuti. L’evento ha anche raggiunto un traguardo importante in termini di partecipazione, con un numero maggiore di imbarcazioni in gara e un crescente coinvolgimento del settore.

Due importanti conferenze hanno riunito esperti internazionali per discutere di innovazione, idrogeno e carburanti alternativi. In linea con il suo impegno per una nautica responsabile, il SEA Index, sviluppato da YCM, ha annunciato due partnership chiave: una con AtmoSud per valutare le emissioni di particolato fine (PM) e NOx, e l’altra con Bureau Veritas per sviluppare un sistema volontario per la valutazione del rumore subacqueo. Questi sviluppi riflettono un desiderio comune di misurare l’impatto complessivo degli yacht e supportare il settore nella riduzione del suo impatto ambientale.


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