Cronaca

Immigrazione: espulsioni e corruzione per permessi di soggiorno

di CdG -

©imagoeconomica


Tra Monza e Torino, diversi episodi di cronaca.

La Questura di Monza ha deciso: espulsione. L’ordinanza ad hoc è stata emessa nelle scorse ore in capo ad un cinquantenne di nazionalità marocchina ritenuto “socialmente pericoloso” e condannato, con l’aggravante della continuazione, per una serie di crimini anche piuttosto gravi commessi nel territorio della provincia brianzola. Tra essi violenza sessuale, reati connessi agli stupefacenti, lesioni nei confronti della ex moglie.

Da qui, dato che l’uomo, quasi trent’anni fa, era immigrato irregolarmente in Italia, la decisione di procedere con l’espulsione e l’accompagnamento al Centro di permanenza per il rimpatrio di Roma. Contestualmente, in seguito a decreto emesso dal Tribunale di Milano, è stato portato alla frontiera anche un altro marocchino di 33 anni, condannato per maltrattamenti e spaccio. Ed analogo provvedimento è stato emesso in capo ad altri 4 stranieri irregolari.

Anche la questura di Grosseto ieri ha lavorato in questo senso: l’Ufficio immigrazione, infatti, ha avviato ieri quarantadue procedure di espulsione, di cui cinque eseguite con accompagnamento ai Centri di permanenza per i rimpatri. L’operazione è il risultato delle attività di contrasto all’immigrazione clandestina.

Il discorso dell’immigrazione, quanto in particolare ai permessi di soggiorno, in queste ore è balzato ai (dis)onori delle cronache anche per un altro significativo episodio verificatosi a Torino. Qui, a quanto si è appreso, nove persone sono finite in carcere con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio. Secondo l’accusa, che ritiene sussistano in capo ai sospettati gravi indizi di colpevolezza, il gruppo è composto da cittadini italiani e stranieri. Tra loro anche operatori dell’Ufficio immigrazione della questura del capoluogo piemontese. Le indagini della polizia, coordinate dalla procura di Torino, sono partite dal riscontro di alcune anomalie nella gestione delle procedure relative alle pratiche di rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno. In capo ai sospettati sono state emessi ed eseguiti altrettanti provvedimenti di custodia cautelare.


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