Attualità

In Sicilia braccialetto elettronico per lui e lei: “relazione malata”

di Angelo Vitale -


Un braccialetto elettronico per tagliare corto ed evitare il peggio in una “relazione malata” tra due giovani. Nell’Italia che deve registrare come “un successo” l’attuale impennata di telefonate ai numeri antiviolenza dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin e dove però i centri a queste iniziative deputati sono sostanzialmente inefficaci contro il fenomeno della violenza sulle donne ogni volta in prima pagina e poi dimenticato, la notizia del giorno è uno Stato che “commissaria” due fidanzatini, mettendo ad entrambi il braccialetto elettronico a causa della loro “relazione malata”. Una donna di Marsala, già separata dal marito e con tre figli, ha denunciato il fidanzato di sua figlia 16enne, raccontando però anche le pulsioni della ragazza, di fatto sottomessa alle manie del giovane.

“Ha una relazione malata, è oppressa dalla gelosia patologica del suo ragazzo. Lui è ossessivo e compulsivo, l’ha isolata dagli amici, la controlla ovunque e spesso la obbliga a saltare la scuola. È entrato persino nel registro elettronico. Lei non lo capisce, ma io ho paura”: queste le sue parole. Il racconto del caso di cui scrive La Repubblica continua con il giudice che sceglie la strada di una forte misura di limitazione, quella del braccialetto elettronico, per entrambi i fidanzati, nonché per lui quella del divieto di avvicinamento a meno di 300 metri da lei e l’impedimento di contattarla.

La giovane nega tutto. E non ha avuto timore di farlo anche davanti ai carabinieri, difendendo sostanzialmente il modo di entrambi di condurre la relazione sentimentale, che la madre di lei definisce “malata” perché fondata su episodi continui di una mania di possesso da parte di lui, che la obbliga a comportamenti e divieti, come quello di visite mediche, la minaccia continuamente, l’ha condotta ad uno stato di costrizione e soggezione che prevede anche di notiziarlo continuamente su cosa fa, dove sta, come veste.

Una storia a tutto tondo emblematica di giovani che gli adulti non conoscono, nei loro sentimenti e in come hanno deciso di viverli. Per ora ce n’è uno, un giudice, che ha deciso di tenerli distanti l’uno dall’altra.


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