India e Pakistan: non è ancora tempo di de-escalation
La crisi tra India e Pakistan non accenna a rientrare. Nuova Delhi ha accusato Islamabad di una nuova ondata di attacchi notturni sul suo territorio, nonostante i numerosi appelli internazionali ai due Paesi per una de-escalation.
L’India ha chiesto a X il blocco di oltre 8.000 account. “X ha ricevuto ordini esecutivi da parte del governo indiano con la richiesta di bloccare più di 8.000 account in India, soggetti a potenziali sanzioni tra cui multe significative e il carcere per i dipendenti locali”, ha fatto sapere l’azienda di Elon Musk, aggiungendo che le disposizioni riguardano anche “richieste di bloccare l’accesso in India ad account” di media internazionali e “utenti di spicco di X” e che “in molti casi il governo indiano non ha precisato quali post di quali account abbiano violato le leggi locali”.
“Abbiamo avviato questa procedura. Tuttavia non siamo d’accordo con le richieste del governo indiano. Bloccare interi account non solo non è necessario, ma equivale a censurare contenuti esistenti e futuri ed è contrario al diritto fondamentale alla libera espressione”, si legge in una dichiarazione. Gli utenti colpiti sono stati invitati a rivolgersi ai tribunali.
Il Pakistan ha respinto la richiesta di de-escalation. Il portavoce dell’esercito pachistano Ahmed Sharif Chaudhry, nel corso di una conferenza stampa, è stato molto chiaro: “Non faremo alcun passo indietro. Con i danni che l’India ci ha causato, sono loro che dovrebbero pagarne le conseguenze”. “Finora ci siamo protetti, ma daremo una risposta nei tempi da noi stabiliti”, ha avvertito Chaudhry.
Anche il portavoce del ministero degli Esteri pachistano, Shafqat Ali Jan, ha parlato di “comportamento irresponsabile” da parte dell’India che avrebbe spinto “due potenze nucleari sull’orlo di un conflitto armato”.
Il ministro degli Esteri britannico David Lammy ha avuto colloqui telefonici con i suoi omologhi di India e Pakistan nel tentativo di raffreddare le tensioni. Lammy ha esortato le parti a “esercitare moderazione e de-escalation”.
Si è mossa anche l’Italia. “Ho portato ai pakistani messaggi degli indiani e a questi ultimi le risposte dei pakistani. Io mi auguro che anche grazie al nostro lavoro si possa arrivare ad una conclusione della crisi tra l’India e il Pakistan. E non ci possono essere più azioni di guerra tra i due paesi”, ha detto a Start Sky TG24 il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
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