Esteri

INGRANDIMENTO – L’Arabia inflessibile con la hostess, accomondante con CR7

di Ivano Tolettini -


Al campione portoghese CR7 si permette quello che agli altri in un paese musulmano integralista è vietato, perché egli deve propagandare l’immagine nel mondo della potenza petrolifera che aspira a scalare il mondo del pallone ed a organizzare i mondiali nel 2030 o 2034, mentre la giovane hostess italiana, che non ha santi in Paradiso, pàrdon ne La Jannah, è castigata con il carcere per la presunta detenzione di una canna. A meno che a tirarla fuori dalla cella non intervenga una grazia della monarchia in cui vige la legge islamica della Sharia. Ecco che allora la domanda si pone: qual è la differenza sostanziale tra Ilaria De Rosa e Cristiano Ronaldo? Che il fuoriclasse del team Al-Nassar tira il pallone con precisione funambolica, è stato ricoperto d’oro con un contratto da 200 milioni di dollari annui ed è stato addirittura gratificato dall’Arabia Saudita con un cambio di legislazione per consentirgli di vivere fuori dal matrimonio con la compagna Georgina Rodriguez, mentre la povera hostess veneta Ilaria De Rosa è stata stangata anche in Appello con 6 mesi di reclusione, che dovrà scontare fino al prossimo novembre in un penitenziario saudita perché è stata ritenuta colpevole di avere nascosto nel reggiseno uno spinello.

LA DIFESA “Ma io quello spinello non l’avevo proprio, non ho mai fatto uso di stupefacenti e sono vittima di una colossale ingiustizia”, ripete la 21enne trevigiana di Resana che dallo scorso 4 maggio sta vivendo un incubo in un penitenziario a 45 chilometri dalla capitale Riad. La vicenda nella quale è coinvolta presenta aspetti mai chiariti perché con la hostess della compagnia aerea lituana Avion Express il giorno dell’arresto era a una festa assieme ad altri giovani, tre dei quali finiti pure loro in carcere. Sin dall’arresto di Ilaria, come informa la Farnesina, sia il consolato generale d’Italia a Gedda, che l’ambasciata a Riad e il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale con Antonio Tajani sono in contatto con la famiglia De Rosa. “Abbiamo assistito i familiari passo dopo passo e siamo in attesa di poter effettuare una nuova visita consolare alla hostess”, fanno sapere le autorità diplomatiche italiane che da maggio, pur tra le difficoltà, prestano assistenza alla ragazza che è in uno stato di comprensibile prostrazione psicologica.

SCAGIONATA Pensare che in atti, come spiegano i legali della hostess, ci sono le testimonianze di tre ragazzi che la scagionano e che hanno riferito che la sfortunata Ilaria non aveva con sè alcuna sostanza stupefacente. Furono otto le persone arrestate in quella specie di retata dello scorso inizio maggio, tre delle quali – un saudita, un egiziano e un magrebino – hanno scagionato la hostess. A suffragare la tesi della De Rosa la circostanza che i test tossicologici a cui lei viene sottoposta regolarmente dalla compagnia aerea per la quale lavora sono sempre stati negativi, dunque un ulteriore elemento che avrebbe dovuto spingere l’amministrazione giudiziaria saudita verso un pronunciamento di innocenza. Per contro la convivenza illegale di Cristiano Ronaldo con la bella Georgina è stata sanata e anche il recente “scivolone” sul terreno di gioco non dovrebbe costare al fenomenale attaccante vincitore di cinque palloni d’Oro, l’ultimo dei quali nel 2017.

CROCE Pochi giorni fa, poi, l’ex goleador di Real, Juve e Manchester United dopo avere gonfiato la rete con un rigore, in segno di esultanza si è fatto il segno della croce dettato dalla sua fede cristiana, ma quel gesto è vietato in un paese integralista musulmano come l’Arabia. Sarà sottoposto a qualche sanzione, oppure il primo grande talismano del nuovo calcio saudita sarà scusato, come tutti ci auguriamo, visto che il suo è stato un gesto istintivo e nella concitazione del festeggiamento il calciatore non poteva certo essere così freddo da soprassedere? Fatto sta che Ilaria De Rosa, che in teoria dovrebbe continuare a restare in prigione per altri tre mesi, nonostante abbia fin qui protestato la propria innocenza e non sia stata creduta, spera nella grazia com’è avvenuto per Zaki in Egitto. Anche la presidenza del Consiglio si starebbe muovendo per intercedere presso il re Salman bin Abd al-Azîz Ãl Saúd, dopo che la difesa ha chiesto la grazia stante la modica quantità di “fumo” che la ragazza avrebbe avuto nel reggiseno.


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