Esteri

Israele bombarda il Sud del Libano: sette morti

di Cristiana Flaminio -


Israele attacca a testa bassa: nella notte le forze aeree di Gerusalemme hanno colpito il villaggio di Hebbarieh nel sud del Libano. Le bombe sganciate dai bombardieri israeliani sono costate la vita a sette volontari medici. Tutti giovanissimi, il più grande di loro – come riferisce il quotidiano libanese L’Orient Le Jour citando le autorità locali – aveva soltanto 25 anni.

Il giornale ha riportato il racconto del capovillaggio: “Ero a casa e attorno alle 00:30 l’aeronautica israeliana ha lanciato un solo missile. Ho sentito una violenta esplosione e le case hanno tremato. È stato come un terremoto. Alcune persone hanno lasciato il centro pochi minuti prima dell’attacco. Sette sono rimasti e sono stati uccisi”. Nel centro medico erano presenti, al momento del raid, circa una decina di operatori.

La versione delle forze armate di Israele parla di un attacco a “un complesso militare nel sud del Libano” al cui interno c’era “un importante agente terrorista appartenente all’organizzazione al Jama al Islamiyya” che sarebbe stato eliminato. La sigla, stando alle informazioni diffuse dall’esercito israeliano, “aveva lanciato attacchi contro il nostro territorio”.

Hezbollah ha condannato, con fermezza, l’episodio bollando l’attacco come “odiosa aggressione criminale” e ribadendo che le vittime del raid erano tutte parte dell’associazione medica islamica. Come rappresaglia rispetto alle bombe, Hezbollah ha rivendicato di aver lanciato “decine di razzi” contro la cittadina di Kiryat Shmona, nel nord di Israele, attacco che è costato la vita a un uomo di 25 anni.


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