Economia

Istat, cresce l’inflazione, cambia il paniere dei prezzi

di Alessio Gallicola -


Nel mese di gennaio l’inflazione arriva al 4.8%, il massimo da 26 anni. Per trovare un dato simile, infatti, bisogna risalire all’aprile 1996. Lo rileva l’Istat spiegando che il mese scorso l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività registra un aumento dell’1,6% su base mensile e del 4,8% su base annua (da +3,9% del mese precedente).

Su questa notevole crescita incide in primis il costo dei beni energetici regolamentati, che fanno registrare un aumento su base annua mai visto prima (+38,6%), ma anche altri settori merceologici vedono prevalere una chiara tendenza all’inflazione.

Intanto l’Istituto di statistica modifica anche il classico paniere dei beni di consumo, sul quale si misura l’andamento dell’inflazione. La pandemia ha modificato sostanzialmente le tendenze d’acquisto degli italiani e ovviamente nel risente anche il paniere, che vede l’ingresso, tra gli altri, di novità assolute legate al Covid quali saturimetro, test sierologico, molecolare e rapido, ma anche sedia da PC, friggitrice ad aria, poke take away e streaming musicale. Per i beni più tradizionali, invece, entrano nel paniere pane di altre farine, gas naturale mercato libero, gas di città, occhiali da lettura senza prescrizione, mazzancolle, sostituti artificiali dello zucchero, jeans da donna, pantaloni corti bambino e trasportino per animali. Escono cd e hoverboard.

Le novità del 2022, con riferimento sia ai pesi sia al paniere, spiega l’Istat, “riflettono la costante evoluzione dei comportamenti di spesa delle famiglie ma anche l’impatto di eventi, come la pandemia tuttora in corso, che condizionano le scelte d’acquisto e la struttura della spesa per consumi. Nel 2022, sono 80 i comuni che contribuiscono alla stima dell’inflazione per il paniere completo (come nel 2021). La copertura territoriale dell’indagine è pari all’83,3% in termini di popolazione residente nelle province dei comuni che partecipano alla rilevazione completa e sale al 90,3% per alcune tariffe e servizi locali, per i quali altri 12 comuni effettuano la rilevazione dei prezzi. Nei comuni coinvolti, tra punti vendita, imprese e istituzioni sono 43mila le unità di rilevazione dove sono raccolti i prezzi e circa 2.200 le abitazioni per i canoni d’affitto di abitazione di Ente pubblico”.


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