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Italiani in bolletta: via libera a bonus carburante, luce e gas

di Eleonora Ciaffoloni -

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Italiani in bolletta: Via libera in Consiglio dei ministri al Dl energia per bonus carburante, luce e gas. Cambia la sanatoria per gli scontrini, mentre la Nadef è rimandata a domani

Un primo appuntamento di una lunga e importante settimana. Giorgia Meloni e i suoi ministri si sono riuniti ieri pomeriggio a Palazzo Chigi per discutere – e approvare – le urgenti questioni in materia di energia, del caro carburanti e tutti gli interventi per il sostegno del potere di acquisto e a tutela del risparmio e di agevolazioni di natura fiscale. L’obiettivo del governo è quello di dare sostegno ai redditi più bassi e per questo concordare su provvedimenti racchiusi, brevemente, nel nuovo bonus benzina e un nuovo bonus bollette per i consumi.

RITORNA LA SOCIAL CARD
E così è stato: il Consiglio dei ministri ha dato l’ok al Bonus benzina per ottobre e allo sconto sulle bollette anche per l’ultimo trimestre del 2023, insieme alla nuova sanatoria sugli scontrini e la proroga degli aiuti agli under 36 per l’acquisto della prima casa. Un modo per aiutare le famiglie, i commercianti, ma anche e soprattutto per contenere gli effetti degli aumenti dei prezzi del settore dell’energia e dei carburanti, in crescita da mesi e senza – almeno per il breve periodo – una prospettiva di ribasso. Aumenti che si accodano all’inflazione e per cui il governo Meloni ha varato misure per circa 1,3 miliardi di euro.
Di questi, 100 milioni di euro andranno a coprire la misura di aiuto sul fronte carburanti. Fondi che non sarebbero bastati alla copertura per un taglio delle accise (2022 erano stati impiegati 9 miliardi di euro): per questo l’esecutivo Meloni ha virato verso un contributo economico, una tantum, dedicato alle fasce deboli della popolazione e quindi a tutte quelle famiglie il cui Isee non supera il 15 mila euro. Il bonus avrà il valore di circa 80 euro e verrà erogato attraverso lo strumento della “Social Card”, la stessa in cui erano stati accreditati i 382 euro per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità. Con questi 100 milioni il bonus avrà copertura per un milione e 300 mila famiglie, per una mensilità. In vista dei mesi più freddi, poi, è stata confermata la misura dello sconto in bolletta. Difatti, il Cdm ha prorogato, anche per l’ultimo trimestre, le misure già in essere: è stata confermata l’Iva agevolata del 5 per cento sulle bollette del gas per usi civili e industriali, insieme anche la proroga per l’azzeramento degli oneri di sistema, valutati in 628,62 milioni di euro per l’anno in corso. Disposizione, si legge nel decreto – “che si applica anche alle forniture di servizi di teleriscaldamento nonché alle somministrazioni di energia termica prodotta con gas metano in esecuzione di un contratto di servizio energia”, valutati in 41,46 milioni di euro.

Inoltre, sono stati previsti altri bonus sociali per l’elettrico per i mesi di ottobre, novembre e dicembre: si tratta di un “contributo straordinario crescente con il numero di componenti del nucleo famigliare secondo le tipologie già previste per il medesimo bonus sociale”. Con un occhio alle famiglie il Cdm ha prorogato al 31 dicembre 2023 il bonus mutui per tutti gli under 36 che comprano la prima casa e, insieme, è stato rifinanziato con altri 12 milioni di euro il bonus per il trasporto pubblico per l’acquisto di abbonamenti, con valore del buono è pari al 100 per cento della spesa, fino a un massimo di 60 euro.

LA SANATORIA SCONTRINI
Altra misura approvata in Consiglio dei Ministri – oltre alla ratifica di due accordi internazionali, un decreto legislativo sulla magistratura militare e un Dpcm sulla riorganizzazione del ministero degli Esteri – quella della nuova sanatoria per gli scontrini, che andrà ad aiutare i commercianti e i professionisti colpevoli di violazioni in merito a scontrini o fatture non fatti, oppure emessi con importi minori. Secondo nuova sanatoria le violazioni commesse dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2023, potranno essere regolarizzate con il ravvedimento operoso, con il perfezionamento che dovrà avvenire entro il 15 dicembre 2023. Testo rivisto, in Cdm, rispetto a quello che prevedeva un sistema di regolarizzazione col pagamento di un diciottesimo del minimo edittale ipotizzato in un primo momento. Niente da fare, almeno oggi, per la Nadef. La Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza verrà portata in Consiglio dei ministri domani, mercoledì 27 settembre. I margini su cui lavorare sono molto ristretti: l’asticella, nel Def, era stata fissata al 3,7% anche se potrebbe esserci un innalzamento al 3,8 o 3,9% per il 2024. I tempi sono stretti e necessari per fare i conti in tasca alla prossima Legge di Bilancio.


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