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LA CINA VUOLE LA PACE

di Ernesto Ferrante -


Xi Jinping punta su Li Hui, per dieci anni ambasciatore cla cinainese a Mosca, per riannodare i fili del dialogo Mosca e Kiev. E’ lui il Rappresentante speciale del governo per l’Eurasia a cui spetta l’arduo compito di incontrare tutte le parti per arrivare ad una soluzione politica della crisi in atto, oggetto del colloquio telefonico tra il leader cinese Xi Jinping e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. A rendere nota la mossa di Pechino è stata la portavoce del ministero degli Esteri, Hua Chunying. Nel 2019, l’uomo scelto per mediare, ha ricevuto da Putin la “medaglia dell’amicizia”.
Xi è tornato a insistere su “dialogo” e “negoziati” come “unica via d’uscita”. “Nessuno vince una guerra nucleare”, ha detto al suo interlocutore, secondo quanto riportato dall’agenzia Xinhua. Ribadita la posizione del gigante asiatico sul “rispetto reciproco per sovranità e integrità territoriale” come principio alla base dei rapporti bilaterali”.
“Si spera che tutte le parti riflettano seriamente sulla crisi ucraina e esplorino insieme modi per portare pace e stabilità durature in Europa attraverso il dialogo”, si legge in una serie di tweet pubblicati da Hua Chunying.
Il Dragone è coerente e chiaro “nella sua disponibilità a sviluppare relazioni bilaterali con l’Ucraina. Le due parti devono portare avanti la tradizione del rispetto e della sincerità reciproci nonché il partenariato strategico Cina-Ucraina”.
“La Cina, è scritto ancora, non ha creato la crisi ucraina né è parte della crisi. In qualità di membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e di grande paese responsabile, la Cina non resterebbe a guardare, né getterebbe benzina sul fuoco, tanto meno sfrutterebbe la situazione per ricavarne vantaggi personali”.
“Ho avuto un colloquio telefonico lungo e significativo con il presidente cinese Xi Jinping”, ha twittato Zelensky. “Credo, ha aggiunto, che questa telefonata, così come la nomina dell’ambasciatore dell’Ucraina in Cina, darà un forte impulso allo sviluppo delle nostre relazioni bilaterali”. La scelta è ricaduta sull’ex ministro delle industrie strategiche Pavlo Riabkin. La carica era vacante dal febbraio 2021. La Casa Bianca “accoglie con favore la notizia della telefonata tra Xi Jinping e Volodymyr Zelensky”, sottolineando che questa ha offerto alla Cina la possibilità di “avvalersi della prospettiva ucraina sull’invasione illegale e non provocata russa”. Lo ha riferito il portavoce del consiglio di Sicurezza Nazionale, John Kirby, precisando che Washington non era stata avvisata in anticipo né si aspettava di essere consultata in proposito.
Pesanti combattimenti si sono registrati nei distretti occidentali della città di Bakhmut. Le truppe russe hanno avuto la meglio anche vicino al villaggio di Khromove, strategico per il controllo dell’unica rotta di rifornimento rimasta a disposizione degli ucraini. Le altre opzioni, al momento, non sono più “praticabili”. Nelle scorse 24 ore, sono stati segnalati attacchi delle truppe del Cremlino a Sumy, Chernihiv, Kharkiv, Kherson, Zaporizhzhia, Dnipropetrovsk, Lugansk e Donetsk. Sono stati colpiti in totale 122 insediamenti con mortai, carri armati, artiglieria, sistemi di razzi a lancio multiplo, sistemi missilistici antiaerei, droni e aviazione tattica. Bombardate 102 infrastrutture.

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