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La famiglia Etro cede il marchio, uno dei simboli del lusso italiano

di Redazione -


La famiglia Etro cede il marchio e completa così un passaggio storico per una delle maison più iconiche del made in Italy. Con un’operazione annunciata ufficialmente dal gruppo, la quota di minoranza detenuta dalla famiglia fondatrice è stata acquisita da un pool di investitori industriali. Si tratta di Rams Global, Mathias Facchini (attraverso Swinger International) e del banchiere Giulio Gallazzi tramite Sri Group. Il tutto in accordo con L Catterton, che rimane azionista di maggioranza del brand. Nel comunicato diffuso da Etro si sottolinea che la multinazionale americana del private equity continuerà a supportare attivamente la strategia di crescita di lungo periodo della maison. L’uscita della famiglia dal capitale non segna quindi una discontinuità nella governance. Rappresenta piuttosto un’evoluzione dell’assetto societario, pensata per rafforzare le capacità industriali e strategiche del gruppo.

Un’operazione finalizzata al rilancio

Secondo quanto riferito dall’azienda, l’operazione è finalizzata a consolidare il posizionamento di Etro sui mercati internazionali e a valorizzarne il potenziale ancora inespresso. I termini finanziari non sono stati resi noti. Ma la valutazione complessiva del marchio risulterebbe superiore a quella registrata al momento dell’ingresso di L Catterton: Si conferma quindi il valore creato negli ultimi anni sotto la nuova gestione. Attraverso le rispettive piattaforme, Rams Global, Facchini e Gallazzi hanno spiegato di aver scelto di investire in Etro dopo aver individuato ampi margini di sviluppo. Sia nei mercati già presidiati sia in quelli emergenti. L’operazione arriva in una fase di rinnovato slancio del brand, che negli ultimi anni ha lavorato su una profonda revisione della governance, dei processi interni e del posizionamento creativo e commerciale.

Il ruolo chiave dell’Ad Cardinali

Un ruolo chiave in questo percorso è stato svolto dall’amministratore delegato Fabrizio Cardinali. Il ceo è stato determinante nel rafforzare l’organizzazione aziendale. Ma anche nel costruire un management team di alto profilo e nel rilanciare l’attrattività del marchio, riallacciando il rapporto con la clientela storica e intercettando nuovi consumatori. Cardinali resterà al centro del futuro di Etro, continuando a guidare l’esecuzione del piano strategico in stretta collaborazione con L Catterton e con i nuovi soci. Nel nuovo assetto, Faruk Bülbül, in rappresentanza di Rams Global, sarà nominato presidente del Consiglio di amministrazione. Lavorerà a stretto contatto con il ceo e con gli azionisti per accompagnare la prossima fase di crescita del gruppo, con particolare attenzione allo sviluppo internazionale e al rafforzamento della piattaforma industriale.

Una nuova fase per il marchio Etro dopo l’uscita della famiglia

Con questa operazione, che segna il momento in cui la famiglia Etro cede il marchio agli investitori, la maison apre una nuova fase della sua storia. Punta ad accelerare la crescita internazionale senza rinunciare alla propria identità e al patrimonio creativo che l’ha resa riconoscibile nel mondo.


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