Editoriale

LA GHIGLIOTTINA – Salvini si crede Trump e si sbilancia con Israele

di Redazione -


Qualcuno dica a Matteo Salvini che lui non è Donald Trump e che l’Italia non ha esattamente lo stesso peso degli Stati Uniti. Il leader della Lega, forse preso da un eccesso di zelo nel voler dimostrare a Israele quanto lui, il suo partito e il centrodestra siano amici dello Stato ebraico, ha dichiarato al quotidiano Israel HaYom: “Se vinciamo le elezioni riconosceremo Gerusalemme capitale d’Israele e ci trasferiremo l’ambasciata italiana”. “Ho dato la mia parola, sono impegnato totalmente per il popolo di Israele”, afferma convinto Salvini. Una presa di posizione che getta alle ortiche anni e anni di processo di pace e respinge totalmente la soluzione “due popoli due stati”, unica a garantire la convivenza pacifica nella regione. Certo, il leader della Lega è in campagna elettorale e infatti ha espresso preoccupazione per i candidati antisemiti nelle file del Pd. Ma con le sue parole, più che danneggiare i suoi avversari politici compromette i rapporti diplomatici tra Italia e Autorità nazionale palestinese. Peraltro ora alla Casa Bianca c’è Biden, quindi fare il pro Trump sulla questione palestinese è totalmente inutile. Peggio, autolesionista.


Torna alle notizie in home