Esteri

“La linea di controllo” il confine dell’eterno scontro tra India e Cina

di Martina Melli -

Xi Jinping, President of the People's Republic of China


Un video esclusivo condiviso dalla Cnn, risalente, secondo un ufficiale indiano, a settembre 2021, mostra lo scontro tra le truppe indiane e quelle cinesi al confine Himalayano.
Non si sa chi abbia filmato o pubblicato il video; ha iniziato a circolare sui social martedì, poche ore dopo la conferma di un’ennesima guerriglia al confine avvenuta lo scorso 2 dicembre, nel settore Tawang dello stato indiano dell’Arunachal Pradesh, un’area che la Cina rivendica come parte integrante del Tibet.
I soldati si sono scontrati nei pressi di un picco di montagna di circa 1580 metri, dove l’India detiene una postazione militare.
La Cina ha rivendicato un semplice pattugliamento di routine sul suo lato della linea, mentre l’India ha dichiarato che le truppe cinesi avevano invaso il suo territorio.
Martedì, il ministro della Difesa indiano, Rajnath Singh, ha detto al Parlamento che i soldatiavversari avevano “invaso e tentato di cambiare lo status quo” della frontiera contesa, ma che i soldati indiani li avevano respinti.
“Il tentativo cinese è stato contestato dalle nostre truppe in modo fermo e risoluto”, ha detto Singh ai parlamentari.
Singh, successivamente, ha fatto sapere che i comandanti locali di entrambe le parti si sono incontrati domenica per discutere la disputa.
Ha anche affermato che il Governo indiano aveva parlato con funzionari cinesi attraverso canali diplomatici.
Il video in questione, emerso online, è una rara testimonianza delle tensioni a lungo latenti tra le due potenze asiatiche.
Nel filmato si vedono le truppe indiane colpire i soldati cinesi con armi improvvisate, inclusi bastoni di legno e tubi di metallo, e lanciare pietre e mattoni.
Nonostante le due fazioni siano divise dal filo spinato, riescono a darsele di santa ragione.
Per decenni, India e Cina si sono scontrate lungo questo tratto noto come “Line of Actual Control”, un confine conteso mal definito, lungo 3.440 km.
Lungo questa frontiera infatti, fiumi, laghi e cime innevate implicano una mobilità di barriera che può portare i soldati faccia a faccia in molti punti, facendo deflagrare lo scontro.
Le due nazioni competono anche per la costruzione di infrastrutture lungo il confine.
L’India vorrebbe edificare una base aerea ad alta quota, e questo, è stato uno dei fattori scatenanti del famoso bagno di sangue di giugno 2020, nella regione settentrionale del Ladakh, dove il combattimento corpo a corpo ha provocato la morte di 20 soldati indiani e un numero imprecisato di truppe cinesi. Quello fu il peggior scontro di confine tra le due nazioni dal 1967.
Nel settembre 2021 (mese a cui risale il video), la Cina ha accusato l’India di aver sparato contro le sue truppe, mentre l’India ha accusato la Cina di aver sparato in aria. Se fosse vero, sarebbe la prima volta in 45 anni che vengono sparati colpi al confine. Un accordo del 1996, infatti, proibiva l’uso di pistole ed esplosivi in quel tratto.
Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenin ha affermato che “l’attuale situazione al confine è nel complesso pacifica e stabile”.
A quanto pare, dopo molteplici incontri tra comandanti militari, alcuni soldati di entrambe le parti si sono ritirati da un punto di attrito chiave in Ladakh.
Il gesto, seppur lodevole, ovviamente non basta a quietare la faida, e perciò le tensioni tra i due giganti asiatici non sembrano voler cessare.
A novembre, il capo dell’esercito indiano Manoj Pande ha affermato che non vi era stata “alcuna riduzione significativa” della forza militare cinese in Ladakh, definendo la situazione al confine “stabile ma imprevedibile”.


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