Politica

La scomparsa di Intini: socialista anche dopo Mani Pulite

di Angelo Vitale -


E’ morto, all’età di 83 anni, Ugo Intini, storico esponente del Partito Socialista italiano. Intini era ricoverato da diverse settimane all’ospedale San Raffaele di Milano. Da sempre al fianco di Bettino Craxi, Intini era stato direttore dell’Avanti! e de Il Lavoro di Genova. Nella segreteria socialista, responsabile per l’informazione, portavoce del Partito Socialista Italiano e suo rappresentante nell’Internazionale Socialista, capolista in Liguria dopo il futuro presidente della repubblica Sandro Pertini e deputato dal 1983 al 1994.

Dopo le vicende dell’inchiesta Mani Pulite che azzerarono il Psi, continuò a militare nel partito. Nel 1994 organizzò la “Federazione dei Socialisti” (poi Movimento Liberal Socialista), che nel 1996 fonda, con il Partito Socialista Riformista di Fabrizio Cicchitto ed Enrico Manca, il Partito Socialista del quale sarà segretario.

Successivamente partecipò alla fondazione dei Socialisti Democratici Italiani insieme ad Enrico Boselli nel 1998 e venne rieletto deputato alla Camera nel 2001 nel collegio di Genova-Sampierdarena-Cornigliano-Sestri Ponente.

Nel 2005, fu tra i promotori del nuovo progetto radical-socialista: capolista in tutti i collegi del Senato per la Rosa nel Pugno nelle elezioni politiche del 2006, insieme a Marco Pannella, mentre Enrico Boselli ed Emma Bonino lo furono alla Camera. Nel governo Amato II fu sottosegretario agli Esteri dal 2000 al 2001 e nel governo Prodi II viceministro agli Affari Esteri dal 2006 al 2008.

Intini aderì poi al rinato Partito Socialista Italiano nel 2007. Nel 2017 scrisse “Un socialista all’Onu” sulla figura di Guterres. Due anni fa, “Testimoni di un secolo”: testimonianza del passato, memoir personale e raccolta di biografie, raccontando 48 personaggi da lui incontrati. Da Nenni, padre storico del Partito Socialista, a Craxi e Willy Brandt; dai leader della Resistenza ai sindaci e agli intellettuali che ricostruirono Milano. Fino a Giuliano Vassalli, protagonista degli anni di piombo, della giustizia da riformare, delle vicende Moro e D’Urso. Da Sandro Pertini a Ciampi; da Montanelli a Walter Tobagi; da Jaruzelski a Ceaucescu; da Shimon Peres ad Arafat; dai successori di Mao ai capi talebani.


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