La violenza sulle donne si combatte con l’arte
Si è tenuta presso la sede dell’IILA, Organizzazione internazionale italo -latino americana, la sesta edizione del premio Sguardo di Donna per la Non Violenza organizzato dalla ritrattista Rita Valenzuela e dall’Associazione il Tempo delle Donne. In collaborazione con l’ambasciata della Repubblica Dominicana e Roma Capitale.
La data non è casuale: è quella del 25 novembre, giornata contro la violenza sulle donne e i diritti umani. Un pomeriggio pieno di colori, luci e canti. L’arte impressa su quadri ispirati alle tre sorelle Mirabal, dipinti appositamente per partecipare al concorso nato come tributo artistico alle tre coraggiose donne vittime del loro tempo: Minerva, Maria Teresa e Patria soprannominate Las Mariposas, le farfalle.
Le sorelle, in realtà quattro insieme ad Adele, dedicarono la loro vita a combattere la dittatura di Rafael Trujillo nella Repubblica Dominicana del secondo dopoguerra.
Purtroppo il 25 novembre del 1960 caddero in un’imboscata organizzata dai servizi segreti di Trujillo dove furono torturate e uccise. Il fatto di cronaca risuonò per tutto il Paese risvegliando la forza e il coraggio delle persone e accelerando la fine della dittatura.
Nel 1999 poi, le Nazioni Unite, ricordando la data del loro assassinio, dichiararono il 25 novembre Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
La giuria ha votato all’unanimità come opera vincitrice, il dipinto di Adrianny Almonte della Repubblica Dominicana. Le sorelle sono immerse in un giardino in una pace che esce fuori dall’opera donando armonia e serenità alla vista. Tre invece le menzioni d’onore: Karina El Azem, argentina; Elena Prosperi, italiana e Stephany Placencio, dominicana. Il ritratto più votato dal pubblico social quello dell’artista Rahat Zaman Hasanuzzaman Kamrul, Bangladesh. Un abbraccio tra sorelle che emerge dalla pittura e avvolge gli spettatori.
Si è ricordato in modo originale e potente, con elegante semplicità, l’importanza dell’unione delle persone e la forza delle donne. L’arte diventa efficace mezzo di comunicazione, le parole si fanno poesia e musica, la forza e il ricordo si trasformano in arma vincente per la tutela dei diritti.
La voce delle sorelle Mirabal ha gridato così forte da risuonare più della morte. Minerva una volta disse infatti: “Se mi ammazzano tirerò fuori le braccia dalla tomba e sarò più forte”.
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