L’allarme di Antigone: nelle carceri oltre11mila detenuti in più della capienza
“Senza respiro”, un titolo sicuramente polemico per il 31esimo Rapporto di Antigone sulle condizioni di detenzione in Italia. Il presidente Patrizio Gonnella, invocando “un’alleanza costituzionale di tutti coloro che intendano muoversi nel solco dell’articolo 27 della Costituzione, a partire dalle Università, dalle associazioni, dal mondo delle professioni e dai sindacati” per non trasformare “il carcere in una trincea di guerra”, richiama le parole di Bergoglio “per una pena mite e mai disumana e il suo discorso contro i mercanti della paura”: “Speriamo restino un monito per tutti. Non è stato ascoltato in vita. Speriamo lo sia dopo la sua morte”.
La fotografia “di un sistema penitenziario al collasso” scattata nel 2024 attraverso circa 100 visite agli istituti penitenziari racconta di “detenuti, operatori e istituzioni sempre più in affanno”: sovraffollamento record, carenza di personale, diritti compressi e “una deriva punitiva che mette a rischio la tenuta costituzionale del sistema”.
Al 30 aprile di quest’anno i detenuti in Italia erano 62.445, a fronte di una capienza regolamentare di 51.280 posti. Ma considerando i posti non disponibili (oltre 4mila), il tasso reale di affollamento è del 133%, con circa 16mila persone che non hanno un posto regolamentare, 58 carceri su 189 hanno un tasso di sovraffollamento superiore al 150% e gli istituti più affollati sono Milano San Vittore (220%), Foggia (212%) e Lucca (205%). In tutti e tre, ci sono più del doppio delle persone che quelle carceri potrebbero e dovrebbero contenere.
Negli ultimi due anni la popolazione detenuta è cresciuta di oltre 5mila unità, mentre la capienza effettiva è diminuita di 900 posti. Negli ultimi mesi, ogni sessanta giorni, sono entrate in carcere 300 persone in più.
Per Antigone la risposta del governo che passa da un piano per l’edilizia penitenziaria, per i numeri e per la loro crescita, non può essere in alcun modo la soluzione. Considerando che mediamente un istituto in Italia ospita 300 persone, ogni due mesi il piano dovrebbe essere aggiornato prevedendo la costruzione di un nuovo carcere.
Torna alle notizie in home