Le Olimpiadi invernali 2026 fanno impennare i prezzi a Cortina. Affitti e hotel da capogiro
Hotel e case a prezzi stellari a Cortina per seguire le Olimpiadi invernali
Le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 non sono ancora iniziate, ma a Cortina d’Ampezzo è già corsa all’oro. Non sulle piste, bensì nel mercato immobiliare e alberghiero, dove i prezzi per soggiornare durante i Giochi hanno raggiunto cifre fuori scala.
Affitti stellari: fino a 731.000 euro per due settimane
A meno di quattordici mesi dall’accensione del braciere olimpico, la Regina delle Dolomiti si trasforma in una vetrina di lusso inaccessibile per molti. Secondo recenti rilevazioni, alcuni appartamenti vengono proposti a oltre 700.000 euro per due settimane, mentre soluzioni più “modeste” superano facilmente i 10.000 euro. Anche lungo l’asse Belluno-Cortina, i prezzi degli affitti brevi hanno subito un’impennata, con richieste che toccano i 100.000 euro per una sola settimana.
Hotel di lusso: camere matrimoniali a 50.000 euro
Non va meglio sul fronte alberghiero. Camere doppie in hotel di fascia alta vengono offerte a oltre 50.000 euro per il periodo olimpico, mentre monolocali da 30 metri quadri superano i 2.700 euro per 16 notti. La disponibilità è già limitata, e le piattaforme di prenotazione online segnalano un’occupazione in crescita costante.
La legge del mercato e il rischio esclusione
Gli operatori locali giustificano i rincari con la domanda eccezionale. “È il mercato che decide”, si sente ripetere nei bar del centro. Tuttavia, la pressione immobiliare rischia di escludere residenti, lavoratori stagionali e tifosi con budget medio, alimentando un dibattito acceso sul diritto alla città e sull’eredità sociale dell’evento.
Privilegio per pochi?
Le Olimpiadi invernali rappresentano un’opportunità storica per Cortina, ma anche una sfida di sostenibilità economica e sociale. Se da un lato l’indotto turistico promette ricadute positive, dall’altro l’esplosione dei prezzi rischia di trasformare l’evento in un privilegio per pochi. La vera sfida sarà garantire accessibilità e inclusione, senza sacrificare l’identità del territorio.
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