Esteri

Le truppe israeliane lasciano Jenin

di Martina Melli -


L’esercito israeliano si è ritirato dalla città occupata di Jenin, in Cisgiordania, dopo un’incursione su larga scala che ha coinvolto più di 2.000 soldati israeliani e bombardamenti da droni a tarda notte. Il raid ha ucciso almeno 12 palestinesi e un soldato israeliano; ha ferito circa 100 persone e ne ha costrette migliaia a fuggire dalle loro case. Le forze di difesa israeliane hanno dichiarato di aver preso di mira negozi di armi appartenenti a gruppi militanti nell’area, ma con centinaia di civili feriti, sia le agenzie locali che quelle internazionali hanno condannato il terribile attacco. Mentre l’Unicef ha confermato che almeno tre bambini sono morti e molti altri sono rimasti feriti durante gli scontri in corso, le Nazioni Unite hanno espresso profonda preoccupazione per tutta questa violenza.

“Tutte le forze hanno lasciato Jenin. Abbiamo terminato l’operazione, gli obiettivi sono stati raggiunti”, ha detto alla stazione radio militare israeliana Galei Tzahal il portavoce capo dell’IDF, il contrammiraglio Daniel Hagari. Mentre i convogli se ne andavano, nelle prime ore di mercoledì i militanti palestinesi nella Striscia di Gaza hanno lanciato cinque razzi verso Israele che sono stati subito intercettati dai sistemi di difesa aerea israeliani. Israele ha risposto poco dopo con un bombardamento aereo su Gaza.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha avvertito che è improbabile che l’operazione di Jenin sia “una tantum” e ha affermato che ciò sarà “l’inizio di incursioni regolari e controllo continuo del territorio”. A sua volta, il portavoce delle Brigate Al-Quds, il braccio armato della Jihad islamica, ha affermato che “ogni vicolo e ogni strada si trasformerà presto in scontri e campi di battaglia”. Dopo quella che è stata una delle più grandi operazioni militari israeliane nella Cisgiordania degli ultimi vent’anni, combattenti palestinesi hanno sfilato per le strade e la folle inferocite si sono scagliate contro gli alti funzionari dell’Autorità palestinese, accusandoli di debolezza.


Torna alle notizie in home