Politica

Letta: “Salvini ha superato il limite, così perdiamo i fondi del Pnrr”. Governo a rischio?

Duro attacco del segretario Pd contro “l’alleato” di governo leghista, reo di fare “più opposizione dei partiti di opposizione”. La mancata intesa sul Ddl Concorrenza mette a dura prova la tenuta dell’esecutivo

di Davide Romano -


Non bastano i Consigli dei ministri convocati a sorpresa, né le strigliate di Mario Draghi. La maggioranza di governo non ha ancora trovato un’intesa sul disegno di legge sulla Concorrenza, dove pesa soprattutto la questione delle concessioni balneari. C’è aria di crisi nell’esecutivo. E se nei giorni scorsi erano state le dichiarazioni di un Matteo Salvini sempre più di lotta e meno di governo a tenere banco, adesso è Enrico Letta a farsi sentire. Il segretario del Pd punta il dito proprio contro la presunta “irresponsabilità” del leader del Carroccio: “L’opposizione che Salvini e la Lega stanno facendo, per quanto mi riguarda, e lo dico con molta chiarezza e franchezza, ha superato il limite. Mettono a rischio le risorse del Pnrr, questo è incompatibile con il lavoro efficace e positivo dell’azione di governo”.

Le parole del segretario dem suonano come un vero e proprio ultimatum. “Così non si può andare avanti. Salvini si sta prendendo la responsabilità, con questa sua azione distruttiva, di mettere in crisi e in difficoltà il governo e l’Italia”. Per Letta l’agenda dettata dalla Ue con l’elargizione di fondi e prestiti del Pnrr non può essere messa in discussione. “Non si possono mettere a rischio i fondi europei, che sono fondamentali per il nostro Paese e per il Sud. Ormai il leader della Lega si comporta come rappresentante dell’opposizione. Anzi, è molto più opposizione lui rispetto ad altri che lo sono davvero”. Per il momento Salvini non risponde alla sfuriata di Letta e si limita a far sapere di essere impegnato in “incontri e riunioni su alcuni obiettivi fondamentali: pace, lavoro e niente tasse” e assicura che alla fine si troverà un accordo “come abbiamo fatto per la tassa sulla casa e la riforma del catasto”.

Difficilmente alla fine Salvini deciderà di tenere il punto sul Ddl Concorrenza, più probabile, come lui steso auspica, che alla fine si troverà un’intesa. Dunque le tensioni nella maggioranza vanno lette in un’ottica elettorale, con il voto amministrativo del prossimo 12 giugno sempre più vicino. Rispetto ai contrasti che pur esistono con i Cinque Stelle, le parole del segretario Pd suonano meno sferzanti: “Nulla a che vedere con quello che sta facendo Salvini. Abbiamo alcune discussioni ma su temi che non sono quelli che mettono in discussione la possibilità di far arrivare o meno i fondi del Pnrr. Su questo credo ci sia una differenza marcata”. Insomma l’opposizione interna di Salvini è volta al sabotaggio, quella dei Cinque Stelle è parte della normale dialettica politica. Nostalgia giallorosa? L’avvicinarsi del voto amministrativo, ma soprattutto quello sui referendum sulla giustizia, riavvicina per il momento i principali azionisti del fu Conte bis.


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