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Lettera 22 difende Paolo Petrecca: “Contro il direttore di RaiNews24 attacchi strumentali”

di Davide Romano -


L’associazione di giornalisti Lettera22 accusa il Comitato di redazione di RaiNews24 di attaccare il direttore della testata, Paolo Petrecca, per motivi puramente ideologici: “In uno straordinario comunicato il Cdr di Rainews24 propone lo stato di agitazione in prossimità dell’estate” si legge nella nota diffusa da Lettera22 “indicando una serie di problemi endemici nella all news della Rai. Ma mentre invita l’azienda ad occuparsene con urgenza, attacca il direttore sul piano meramente ideologico”.

Il Cdr ha puntato il dito contro il direttore Petrecca, che sarebbe stato scelto “secondo una logica spartitoria”. La polemica è partita in seguito ad un “like” galeotto del direttore di RaiNews24 ad un post di Giorgia Meloni. Inoltre Petrecca avrebbe affermato, durante la partecipazione al festival di CulturaIdentità, di “portare avanti, in un mondo dell’informazione schiacciato su alcune posizioni, la sua identità fatta di Dio, Patria e Famiglia”. Una scelta “non facile”, come ha ricordato Petrecca, che tuttavia ha definito la Rai “più pluralista di ciò che si pensi”.

“Contrastare la disinformazione, garantire il pluralismo e la completezza” ricorda Lettera22 nella nota, “sono i capisaldi dell’atto di indirizzo per il contratto di Servizio Rai 2023-2028 approvato nelle sue linee guida dal Consiglio dei ministri. Stando poi ai fatti, nei molti anni di gestione della redazione politica proprio di RaiNews24 Petrecca si è distinto per non aver mai dato adito a richiami della vigilanza o dell’AG Com”. L’associazione dei giornalisti accusa alcuni esponenti del Cdr di RaiNews24 di non avere “alcun imbarazzo o remora a mostrare liberamente la propria adesione alla sinistra attraverso gruppi social di indubbia coloritura politica o partecipando pubblicamente ad iniziative fortemente targate Pd e d’intorni”.

“Il documento del Cdr di Rainews24” conclude Lettera22 “ha il sapore di un’azione da commissari del popolo più che da organismo sindacale di base, è l’azione del braccio armato di un gruppo di potere da sempre abituato a considerare di sua proprietà la testata Rainews24, sin dalla sua fondazione, tanto da arrivare a pensare di dettare non solo la linea editoriale, ma persino la rosa degli ospiti della rassegna stampa. Ma gli spettatori del Servizio Pubblico meritano una Rai migliore di quella di chi la vorrebbe mantenere come mero megafono della propaganda di partito. Il solito”.

Davide Romano


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