Ambiente

Libri – Viaggio nell’Italia selvaggia: la riscoperta della natura

di Angelo Vitale -


Viaggio nell’Italia selvaggia: cosa realizza nel lettore un libro con questo titolo? La scoperta, e insieme il riconoscimento, di una natura fortunatamente ancora lontana da molte delle minacce della modernità, anche se non indenne dai cambiamenti che questa ha provocato. Scritto da due naturalisti, fotografi e divulgatori scientifici, Marco Colombo e Francesco Tomasinelli, è edito da Ricca e si presenta come una guida per gli amanti della natura alla scoperta di animali, piante e paesaggi unici del nostro Paese.
Una penisola – scrivono gli autori – al centro del Mediterraneo, uno dei 35 hotspot di biodiversità della Terra, con 8mila chilometri di coste e il 10% del territorio protetto da una rete fatta di mille entità, tra parchi nazionali e regionali, riserve e aree marine. Spiagge, scogliere, insenature, scogli, grandi e piccole isole. Luoghi ogni volta ricchi di specie di flora e fauna endemiche, caratteristiche ed esclusive. O dove vivono specie che sconfinano da ovest al confine con la Francia o da est al confine con la Slovenia. O sono in comune con il Nord Africa.

Viaggio nell’Italia selvaggia: uno scrigno di biodiversità

Una “natura selvaggia” che – questa la notazione precisa di Colombo e Tomasinelli – non deve essere considerata come una serie di bocce di vetro infrangibili. Posti che possono essere conosciuti e vissuti, ove gli esseri umani devono apprendere come regolare i propri ritmi a ciò che li circonda.
“L’Italia – scrive nella prefazione Emanuele Biggi – è come una specie di borsa di Mary Poppins di meraviglie naturalistiche, contenute e compresse dalla presenza umana e pronte ad esplodere fuori in ogni momento”. Uno scrigno di biodiversità, che Colombo e Tomasinelli hanno percorso trasferendo in 256 pagine l’accurata osservazione naturalistica della loro esperienza, dalle Alpi agli Appennini, dai fiumi alle isole mediterranee. Alla fine, l’offerta di 48 proposte che guidano i lettori all’incontro con lupi, cervi, rapaci, ma anche lucciole, cervi volanti e lucertole colorate. E ancora, alberi secolari, formazioni geologiche sorprendenti fuori dai percorsi del turismo tradizionale.

Paesaggi unici e aree protette in un racconto corredato da numerose fotografie, una cartina, l’indicazione dei periodi migliori per attraversare i luoghi ove vivono le piante e gli animali più interessanti, i consigli sull’equipaggiamento e la fotografia. L’invito, ricco di passione e competenza, ad un’esperienza da esercitare all’insegna del rispetto di ogni frammento, fosse pure temporale, di luoghi ove deve vigere la regola dell’amore incondizionato, senza riserve. Perciò nel libro, oltre ai suggerimenti delle strutture ove poter fermarsi, dormire e mangiare, i consigli di prima mano per ridurre il proprio impatto e muoversi in sicurezza, senza eccedere con l’ormai sempre più frequente uso dei droni, quasi sempre pericolosi nemici del silenzio e degli spazi di piante ed animali. “Per poter fare sì – scrive ancora Biggi nella prefazione – che queste bellezze rimangano lì per tutti, stagione dopo stagione”.


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