Attualità

L’INGRANDIMENTO – il ciclone Circe: l’incubo del Nord si chiama pioggia

di Eleonora Ciaffoloni -


Ieri il Ciclone Circe ha cominciato a fare capolino arrivando dal Nord Italia, oggi l’allerta meteo interesserà gran parte della penisola. Ma le piogge sono iniziate già dalla mattinata di ieri e hanno colpito le regioni settentrionali che, almeno in parte, si erano preparate al maltempo, considerate le fortissime piogge, le grandinate e le tempeste che nelle ultime settimane avevano spaventato e danneggiato intere città. Milano, tra le altre, si era ritrovata con la città ricoperta dalla grandine e dagli alberi crollati, con decine di blackout.
Proprio per questo – per limitare i danni e per evitare ulteriori disagi ai cittadini, ma anche per ripristinare i luoghi già colpiti – il sindaco Beppe Sala ha chiuso i parchi e le aree verdi della città e anche l’Idroscalo milanese, proprio in concomitanza dell’allerta meteo che è partite alle 13 di ieri.

In un comunicato diffuso dal Comune in vista dei possibili disagi dati dal maltempo si sottolinea che durante l’allerta meteo è severamente vietato l’accesso ai parchi non recintati e alle aree verdi aperte. E il consiglio per i cittadini è anche quello di evitare aree con ponteggi di cantiere, dehors e tende a causa, con i proprietari di immobili invitati a mettere in sicurezza le strutture al fine di prevenire eventuali danni causati da raffiche di vento, mentre per i cittadini l’appello è quello di salvaguardare gli oggetti sui balconi.
La paura è quella di rivivere le tempeste del 24 e del 25 luglio che avevano colpito il nord-est. Difatti, lo stesso destino era toccato anche a parte del Veneto, del Friuli Venezia-Giulia e dell’Emilia-Romagna che si erano ritrovate a combattere il forte vento e grandinate con chicchi grandi come palle da tennis. Anche ieri, in alcune zone del Friuli il forte vento ha, in 30 minuti, fatto crollare decine di alberi, bloccato le strade e scoperchiato alcuni tetti. Il peggio sembra essere passato e già in serata l’allerta sembra rientrata, con la conta dei danni già in corso.

Circe (definito “ciclone”) sta portando perturbazione nel Paese e quindi una massa d’aria fredda che si sta scontrando con quella massa di aria calda che si trasforma in temporali e forte vento. Ieri il ciclone ha attraversato il nord, che ora si ritrova quasi “al sicuro” ed è arrivato fino all’Umbria, le Marche – con particolari piogge tra Pesaro e Urbino – e alla Capitale, dove l’allerta arancione aveva previsto le forti piogge.
Colpita in particolar modo la zona nord della città e parte del Litorale, anche se in serata la perturbazione ha iniziato a scorrere verso il sud.
Difatti oggi Circe arriverà anche al sud del Paese: le prime nuvole sono arrivate in Campania già nella serata di ieri, con le piogge che dovrebbero colpire in giornata.
Le temperature in tutto il Paese sono scese, per ora, di 7 e 8 gradi, anche se questa tregua dal caldo durerà molto poco perché il ciclone si sposta molto rapidamente e con episodi di discreta velocità. Già da domani sera la perturbazione avrà la sua fine e le temperature la prossima settimana torneranno alla media stagionale e in gran parte d’Italia sopra i 30 gradi. Per ora, i danni sono stati relativi e non si prevedono ulteriori bombe d’acqua o tempeste, né forti perturbazioni nei prossimi giorni .


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