Esteri

L’INTERVISTA – Lo storico Cardini: “Gli ucraini dovevano aspettarsi che prima o poi gli americani li avrebbero scaricati”

di Edoardo Sirignano -

FRANCO CARDINI STORICO


“Gli ucraini dovevano aspettarsi che, prima o poi, gli americani li avrebbero scaricati. Chi semina vento raccoglie tempesta”. A dirlo lo storico Franco Cardini.

L’Economist sostiene che Putin sta vincendo la guerra. Se così fosse cosa succederebbe?

Prima o poi ucraini e russi faranno una qualunque pace. I russi non hanno intenzione di continuare in eterno il conflitto, visto che gli ucraini si sono differenziati da loro dalla fine dell’Ottocento. La Russia, diversamente da come fa passare una certa opinione pubblica, non si è mai sentita in guerra con l’Ucraina. Sta facendo una semplice spedizione normalizzatrice per sistemare la questione Donbass.

In quale modo farlo?

Molto probabilmente ci sarà un referendum per gli altri due Oblast, che non lo hanno fatto. Quello che c’è stato, a detta dell’Onu, intanto, è stato normale e non taroccato, come sostiene qualcuno.

Siamo, dunque, alle battute https://www.lidentita.it/lambasciatore-stefanini-tutte-trattative-parziali-cosi-la-guerra-non-puo-finire/finali del conflitto tra Kiev e Mosca?

Quel pazzo di Zelensky a un certo punto, vorrà o meno, sarà obbligato a smettere di incitare i suoi.

Non è un caso che proprio in queste ore la Casa Bianca ha detto che i fondi per Kiev finiranno entro l’anno?

A forza di chiedere e recriminare perché non ne hanno abbastanza, facendolo perfino in maniera offensiva, gli ucraini dovevano aspettarsi, che prima o poi, avrebbero raccolto quanto seminato. Chi semina vento raccoglie tempesta. È perfino dispiaciuto il presidente Biden su ciò che sta accadendo.

Quale, allora, l’anomalia?

Un leader statunitense normale avrebbe capito da mesi che c’era qualcosa che non andava. Biden ha impiegato di più. Ha, d’altronde, una certa età e non è mai stato particolarmente perspicace.

C’è l’ombra di Trump dietro un tale scenario?

Forse sì! Penso che Trump aspetti di raccogliere i frutti degli errori fatti dall’amministrazione Biden e mi riferisco non solo all’Ucraina, ma anche a quanto sta succedendo in Medio Oriente.

Lì dove ritiene si sia sbagliato?

Biden ha capito che a un personaggio come Netanyahu non si può dare un credito superiore a quello che gli viene dato. Il presidente israeliano vive di rendita sul fatto che tutto quello che fa qualunque governo israeliano viene trattato dagli occidentali con tutti i riguardi, anche quando non li meriterebbe. In questo caso, però, la stessa America si è resa conto che più di tanto non si può fare. Non è affatto vero che a Gaza gli scontri sono finiti.  L’ultimo attentato di qualità e provenienza più che dubbia è stato trattato come un atto pensato a tavolino da Hamas o meglio ancora una ritorsione per quanto successo in precedenza. Orribile, però, pensare a una ritorsione adeguata.

Le principali due guerre in corso sono collegate tra loro?

Esiste un collegamento fra tutto quello che accade nel pianeta. Non c’è bisogno che due conflitti distinti e separati tra loro, per connotati e ragioni, si fondano. L’escalation al quadrato, che tutti pensavano, persino la signora von der Leyen, intanto, non c’è stata. Si cercata di evitarla a tutti i costi. Per il momento è stato fatto questo. Non so, poi, da domani cosa succederà, se ci sarà un altro attentato o una ritorsione, se si continua da una parte o dall’altra. La violenza è ormai connaturata al momento.

L’ultimo attentato di Parigi vale più di mille parole…

Quando ci sono momenti di violenza bisogna reagire in modo adeguato, che non vuol dire necessariamente agire con altrettanta violenza. Quando Hamas sta facendo, obiettivamente, il tutto e per tutto, per attuare un programma e non ottiene la corale insurrezione del mondo arabo, è evidente che ciò ha delle conseguenze. È inutile, intanto, che questi signori continuino a tirare petardi, che costano solo un sacco di soldi, nei giardini degli israeliani. Queste provocazioni, prive di costrutto, non fanno altro che attirare altri bombardamenti a tappetto sulla povera gente palestinese, che non ha nulla a che vedere con le ragioni di Hamas.


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