Esteri

L’Italia nel Mar Rosso: Caio Duilio neutralizza altri due droni Houthi

di Ernesto Ferrante -


Il cacciatorpediniere lanciamissili della Marina Militare italiana Caio Duilio, il cui motto è “Nomen Numen” (“Il nome significa potenza”), ha abbattuto due droni degli Houthi, in attuazione del principio di autodifesa, nell’ambito dell’operazione Ue “Aspides”.
“Congratulazioni all’equipaggio del cacciatorpediniere Caio Duilio che ha abbattuto due droni nel Mar Rosso nell’ambito della missione Ue Aspides. La Marina italiana garantisce la libera navigazione e protegge i nostri mercantili. Fieri dei nostri marinai!”, ha scritto sul social X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Rabbiosa la reazione delle milizie yemenite. “L’abbattimento di nostri droni da parte della Marina Militare Italiana costituisce una nuova conferma che l’Italia si è voluta schierare a fianco dei nostri nemici e a difesa di Israele”, ha dichiarato Abdennaser Mahamed, funzionario del dipartimento dei media della presidenza della Repubblica (Houthi) di Sanaa, precisando tuttavia che “l’ Italia per il momento non è un nostro obiettivo diretto”.Per Mahamed, “l’Italia e gli altri paesi della coalizione filo-israeliana dimostrano di non voler calmare la situazione o contenere il raggio del conflitto. Vogliono invece espanderlo in tutto il Mar Rosso. Ma saranno le forze yemenite a determinare il teatro delle operazioni”.
Di quanto sta accadendo nel Mar Rosso, ha parlato il Ministro della Difesa Guido Crosetto, intervenendo al LetExpo 2024. “Il Mar Rosso, ha spiegato Crosetto, è una zona diventata pericolosa, una zona nella quale nelle ultime settimane si è passati dalle navi mercantili direttamente a quelle militari, presenti esclusivamente per garantire il passaggio delle prime. C’è una evoluzione continua di queste modalità di attacco, anche questa notte gli attacchi sono stati condotti in modo diverso e più pericoloso rispetto alle altre volte, sono stati bravi gli uomini e le donne della nave Duilio a respingere abbattendo due droni, ma è una sfida che si evolve di settimana in settimana”.
“Siamo convinti di quello che abbiamo fatto, ha continuato il ministro, perché il Mar Rosso e il canale di Suez sono uno snodo vitale per la nostra economia, quindi la missione è fondamentale. Dovremmo coi nostri alleati, coinvolgendo più nazioni possibili, arrivare a una soluzione in tempi brevissimi. L’intensità e la pericolosità delle azioni degli Houthi sta aumentando di settimana in settimana”.


Torna alle notizie in home