Economia

Mascherine, igienizzanti, tamponi: boom di vendite “grazie” al Covid

Uno studio di Iqvia, provider di dati in ambito sanitario, testimonia che l’aumento dei prodotti farmaceutici commerciali è maggiore di quello dei prodotti da prescrizione

di Federico Cenci -


Durante questi due anni e oltre di pandemia, sui social si è assistito a un florilegio di meme che ironizzano sulle rendite dei farmacisti. Ora uno studio conferma l’incremento dei prodotti farmaceutici venduti durante il 2021: sono stati fatturati 6,4 miliardi di euro in farmacia (inclusi i farmaci da prescrizione), 238 milioni in parafarmacia, 654 milioni di euro attraverso la grande distribuzione organizzata (Gdo) e 178 milioni con il canale e-commerce. L’aumento è stato del 7,5 per cento con un particolare picco nel settore online (+24,8%). È quanto emerge da uno studio di Iqvia, provider di dati in ambito sanitario, farmaceutico, tecnologie innovative, consulenza e servizi di ricerca clinica.

Interessante rilevare l’aumento in particolare della vendita di prodotti commerciali. Il mercato dei prodotti da prescrizione, infatti, registra sì un incremento del 2,6 per cento rispetto allo stesso trimestre del 2021, ma cala di circa il 6 per cento rispetto allo stesso periodo del 2020. La ragione addotta dagli autori dello studio è da ricercare anche nell’abbassamento medio del prezzo dei farmaci. Ma forse c’è anche altro: va infatti considerato l’aumento cospicuo della vendita di prodotti commerciali sia rispetto al 2021 (13,4%) sia, in percentuale minima, rispetto al 2020. Quest’ultimo dato testimonia la crescente abitudine a recarsi in farmacia, a prescindere dalle esigenze particolari di salute. Il Covid ha senz’altro contribuito: più che i prodotti da banco, che registrano un aumento del 10,8%, il vero boom (+44,6% rispetto a un anno fa) riguarda il comparto parafarmaceutico, che comprende tre dispositivi divenuti un po’ il simbolo della pandemia: mascherine, igienizzanti per le mani e tamponi.

Sebbene vi sia stato un aumento del numero delle farmacie fisiche rispetto alla fine del 2021, arrivando a 19.472 punti vendita in tutto il Paese (+19), l’espansione più significativa concerne il mercato da remoto: le farmacie online hanno visto un incremento del 24,8%. Se si considera che in Italia è possibile vendere sul web soltanto i prodotti commerciali, si comprende quanto peso abbia oggi questo settore specifico nel mercato farmaceutico generale. “L’impatto della trasformazione digitale amplia il mercato, il consumatore è sempre più ibrido, compra in farmacia e compra on-line a seconda della sua convenienza”, commenta Sergio Liberatore, amministratore delegato di Iqvia. Anche nell’online, il comparto che ha avuto la crescita maggiore è quello del parafarmaco (+57%), seguito da quello dei prodotti di automedicazione (+41,8%), dei farmaci senza obbligo di prescrizione (+37,9%) e dei cosmetici (+13,6%).


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