Politica

Mattarella celebra le donne: “Una nuova primavera ma basta violenze e discriminazioni”

di Cristiana Flaminio -


Al Quirinale si celebrano le Donne nell’Arte, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella celebra l’8 marzo con la soddisfazione di chi oggi può verificare che “non esistono più settori, campi, recinti, barriere che limitino la creatività delle donne e la loro libera capacità di scelta. È una nuova primavera, che dobbiamo accogliere con soddisfazione, senza però dimenticare i tanti ostacoli che tuttora esistono -di natura materiale e culturale- per il raggiungimento di una effettiva piena parità. Senza ignorare che sono ancora frequenti, inaccettabili molestie, pressioni illecite nel mondo del lavoro, discriminazioni, così come da anni viene denunciato”. A questo proposito, il Capo dello Stato ha voluto rivolgere un saluto e un pensiero alla poliziotta anti-violenze: “Senza perdere memoria delle violenze. Rivolgo un saluto, ringraziandola per la sua presenza, all’assistente Alessandra Accardo, della Polizia di Stato, intensamente impegnata sul fronte del contrasto alle violenze sulle donne”. Non prima, però, di rivolgere un pensiero alla vittima di una tragedia che ha sconvolto tutto il Paese: “Come non ricordarne le vittime nei tanti femminicidi, anche in giorni recenti ? Come non ricordare, per tutte, Giulia Cecchettin, la cui tragedia ha coinvolto nell’orrore e nel dolore l’intera Italia?”.

Mattarella nella Giornata internazionale delle Donne ha poi spiegato: “Si è detto tante volte che occorre una profonda azione culturale per far acquisire a tutti l’autentico senso del rapporto tra donna e uomo: l’arte è un veicolo efficace e trainante di formazione e di trasmissione di valori della vita. Per questo, oggi, rendiamo omaggio ed esprimiamo riconoscenza al protagonismo artistico delle donne”. E ha aggiunto: “Un argomento che vuole sottolineare il contributo femminile nella immaginazione, nella creatività delle arti. Un contributo di grande importanza -e troppo spesso trascurato o, talvolta, addirittura, ignorato- in uno dei settori fondamentali per la vita stessa dell’umanità”. Sergio Mattarella ha puntualizzato: “L’arte non è fuga dalla realtà, non rappresenta il superfluo. Chi la valuta così ha una visione angusta e distorta dell’esistenza e nega alla radice la natura stessa della persona umana, il suo innato e insopprimibile desiderio di ricerca, di ispirazione, di interpretazione della realtà. L’arte è parte essenziale della storia dell’umanità. Senza di essa -ha concluso Mattarella- il mondo sarebbe grigio e spento. Eugène Ionesco sosteneva: ’Il bisogno di immaginare, di creare è fondamentale quanto quello di respirare. Respirare è vivere e non evadere dalla vita”.

La premier Giorgia Meloni s’è dichiarata pienamente d’accordo con il Capo dello Stato ma non ha tralasciato una punzecchiatura agli avversari: “Certo, sono d’accordo. Per questo non ho mai condiviso una certa censura che, per esempio, la sinistra italiana ha lungamente fatto di tutti quelli che non erano d’accordo con loro”.


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