Politica

Meloni a Stoltenberg: “Nato guardia sfide sul fianco Sud”

di Ernesto Ferrante -


Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto a Palazzo Chigi il Segretario Generale della Nato, Jens Stoltenberg. L’incontro, iniziato nella tarda mattinata, si è protratto per oltre un’ora. Meloni e Stoltenberg hanno affrontato i temi di attualità dell’agenda atlantica nel contesto della preparazione del Vertice Nato di luglio a Washington.
La premier, si legge in una nota, “in particolare ha ribadito l’aspettativa italiana che a Washington possano essere adottate decisioni concrete in risposta alle sfide caratterizzanti il fianco Sud, in coerenza con l’approccio a 360 gradi alla sicurezza euroatlantica previsto dal Concetto Strategico della Nato”.
Il Segretario generale dell’Alleanza atlantica chiede da tempo agli Stati membri di raggiungere il 2% del Pil. Un obiettivo che l’Italia potrebbe centrare non prima del 2028. Roma non condivide, inoltre, la linea di Parigi sul conflitto ucraino, reputandola pericolosa e avventata. Un conflitto diretto con Mosca avrebbe conseguenze militarmente ed economicamente devastanti per l’Europa.
Sul campo di battaglia, nel frattempo, i russi continuano a sferrare colpi durissimi. La capacità difensiva ucraina è sempre meno efficace. I bombardamenti dell’altra notte hanno danneggiato gli impianti di produzione di energia termica e idroelettrica e si è verificata una carenza nel sistema energetico.
“Il centro operativo di Ukrenergo sta adottando tutte le misure disponibili per superare il deficit, in particolare le importazioni e l’assistenza di emergenza dai sistemi energetici dei Paesi dell’Ue (Romania, Slovacchia, Polonia, Ungheria e Moldavia)”, ha dichiarato la società. Nei raid sono stati impiegati droni e missili “ad alta precisione” lanciati da navi e aerei, tra i quali i Kinzhal.
“I discendenti di Napoleone e Hitler insieme agli anglosassoni vogliono, ancora una volta, infliggere una sconfitta strategica al nostro Paese”, ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov dopo aver deposto una corona di fiori nel palazzo del Ministero in onore dei diplomatici caduti nella Seconda Guerra Mondiale.
Accuse dirette a Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti, che “vogliono sottomettere la Russia ai loro egoistici interessi egemonici”.
“Il Giorno della Vittoria ha un significato speciale, ha proseguito Lavrov, poiché celebriamo quella grande festa in cui il nazismo alza ancora una volta la testa”, ha scritto in un comunicato il Ministero degli Esteri. E questi paesi, ha aggiunto, usano “il regime apertamente nazista in Ucraina”.
Dure e dirette sono state le parole pronunciate dalla portavoce ministeriale Maria Zakharova: “È evidente che Macron ricorra a questa retorica con l’intento di creare una sorta di ‘incertezza strategica’ per la Russia. Ma noi siamo costretti a deluderlo: per noi la situazione non ha margini di incertezza: se i francesi apparissero nella zona del conflitto, diventerebbero inevitabilmente obiettivi per le forze armate russe, mi sembra che Parigi ne abbia già le prove”.


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