Medio Oriente, Meloni chiama Erdogan: “Non allargare il conflitto”
Giorgia Meloni chiama il presidente turco Erdogan: “Evitare l’allargamento del conflitto in Medio Oriente”. La premier ha avuto oggi un colloquio telefonico con Recep Tayyp Erdogan e, come si legge in una nota diramata da Palazzo Chigi, i due leader hanno convenuto su un punto. Che sarebbe quello di “riaffermare la volontà di contribuire alla sicurezza e alla stabilità in questa difficile fase della regione”. Né l’Italia né la Turchia vogliono che il conflitto in corso tra Israele e Hamas possa ulteriormente allargarsi, portando il fuoco della guerra in un’area delicatissima. Non solo dal punto di vista geopolitico ma anche, o forse soprattutto, economico e degli approvvigionamenti di materia prima energetica. Meloni ed Erdogan, come si legge nel documento pubblicato dal governo italiano “hanno sottolineato l`importanza di mantenere uno stretto coordinamento sull’evolversi della crisi ed è stato espresso l`auspicio di poter presto avere una nuova occasione di incontro”. La premier, inoltre, ha “auspicato un rapido decremento del conflitto, che non si deve allargare al resto della regione”, e lo ha fatto riconoscendo “il ruolo cruciale che ha in questo contesto la Turchia”. Nella conversazione tra Meloni ed Erdogan è emersa, inoltre, la “necessità di un immediato rilascio degli ostaggi da parte di Hamas” e, contestualmente, il sostegno alle ipotesi legate all’istituzione di “pause umanitarie a favore della popolazione civile a Gaza”. A proposito dei civili, vittime della guerra senza quartiere che coinvolge il governo di Gerusalemme e l’organizzazione palestinese, Meloni ha illustrato all’omologo turco “i possibili ulteriori assetti da dispiegare a favore della popolazione civile di Gaza” e ha riferito delle spedizioni di aiuti umanitari che dall’Italia giungeranno prima in Egitto e poi in Palestina.
Intanto la situazione in Medio Oriente si fa sempre più delicata. Le bombe hanno lambito, oggi, una base italiana in Libano. I proiettili, lanciati dall’esercito israeliano, hanno colpito un’area a soli tre chilometri da Shama, nel sud del Libano che è anche base italiana del Comando del Settore Ovest dell’Unifil, la missione di pace delle Nazioni Unite nel Paese dei Cedri.
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