Meloni: Premierato è anche potente manovra economica
Il premierato come un’azione della manovra economica. “E’ ora di cambiare, servono istituzioni più veloci e governi stabili con precondizioni per non sperperare risorse”. Giorgia Meloni, in una maniera un po’ insolita, sceglie l’assemblea nazionale di Confartigianato per ribadire i perché del premierato.
In questo primo anno, dice in un videomessaggio, il governo ha adottato “provvedimenti concreti per risolvere problemi altrettanto reali, senza dimenticare ovviamente le grandi riforme di sistema che l’Italia attende da troppo tempo e che stiamo portando avanti per lasciare a chi verrà dopo di noi un’Italia migliore di quella che ci è stata consegnata. A partire dalla riforma della nostra architettura istituzionale”.
“Qualcuno potrebbe pensare – così la presidente del Consiglio – che parlare agli artigiani di Costituzione sia un po’ folle, almeno fuori contesto, diciamo così, ma non lo è affatto. Perché assicurare governi eletti dal popolo, governi stabili e con un orizzonte di legislatura, è la più potente misura economica che possiamo regalare alla nostra Nazione. L’instabilità politica l’abbiamo pagata pesantemente, impedisce di portare avanti progetti di lungo periodo, avere una strategia e dare concretezza ad una precisa visione di sviluppo che è la precondizione per non sperperare risorse. E l’Italia ha già pagato troppo, in passato, le conseguenze di tutto questo. È ora di cambiare, e dare alla Nazione Istituzioni più stabili, più efficienti e più veloci. Questo è il nostro obiettivo e sono certa che in questa sfida avremo sempre al nostro fianco chi, come voi artigiani e imprenditori, sa cosa vuol dire fare investimenti e programmare il futuro”.
Di seguito, l’approfondimento sulle azioni fin qui messe in campo dall’esecutivo: “Fin dal nostro insediamento stiamo lavorando, passo dopo passo, per mettere al centro chi produce e fare in modo che lo Stato sia un alleato di chi crea ricchezza e posti di lavoro”. E “abbiamo varato la riforma fiscale che l’Italia attendeva da decenni e che si pone alcuni obiettivi di fondo: ridurre la pressione fiscale e riequilibrare il rapporto tra fisco e contribuenti. Stiamo velocemente approvando i decreti attuativi – va avanti la presidente del Consiglio – e tra le norme più innovative che abbiamo introdotto c’è il concordato preventivo biennale per i contribuenti di minori dimensioni titolari di reddito d’impresa e di lavoro autonomo, possibilità sinora loro preclusa. Abbiamo poi scelto di mettere più soldi in busta paga e sostenere la creazione di nuova occupazione”.
“Con questa manovra abbiamo confermato il taglio del cuneo contributivo per i lavoratori dipendenti con reddito fino a 35mila euro e abbiamo introdotto il principio “più assumi meno paghi”, ovvero una super deduzione del 120% del costo del lavoro per le imprese che assumono a tempo indeterminato e incrementano i propri dipendenti rispetto all’anno precedente. Super deduzione che sale al 130% se si assumono mamme, giovani, disabili ed ex percettori di reddito di cittadinanza. A questo lavoro si accompagna l’impegno per affrontare il disallineamento delle competenze tra domanda ed offerta di lavoro, ormai un’emergenza per le nostre imprese. Su questo, come sapete, la nostra attenzione è massima e il ddl sul Made in Italy e la nascita del Liceo per il Made in Italy sono solo alcune delle risposte che intendiamo dare al mondo produttivo per andare incontro alle sue esigenze”.
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