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Politica

Ministra Bernini contestata dagli studenti ad Atreju: “Siete dei poveri comunisti” (VIDEO)

di Claudia Mari -


Un gruppo di studenti ha contestato contro la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, sul palco di Atreju, la kermesse politica organizzata da Fratelli d’Italia. Pochi istanti dopo l’inizio del suo discorso, alcuni giovani hanno interrotto la ministra protestando contro la riforma del percorso di studi in medicina, in particolare contro il cosiddetto “semestre filtro”, misura che secondo i manifestanti rischia di rallentare la carriera universitaria di migliaia di iscritti.

Non ce la facciamo più, con il semestre filtro rischiamo di perdere un anno!”. Hanno gridato i giovani, già da tempo mobilitati sul tema. La ministra Bernini ha immediatamente replicato con toni decisi, richiamando una celebre citazione del presidente Silvio Berlusconi. “Sapete come diceva il presidente Berlusconi? Siete sempre dei poveri comunisti. Prima di contestare fatemi parlare. Questo dimostra la vostra inutilità”.

Ministra Bernini contestata dagli studenti ad Atreju: il video

La risposta della platea di Atreju è stata compatta. Il pubblico si è alzato in piedi più volte per applaudire la ministra, esprimendo solidarietà e sostegno di fronte all’interruzione.

Bernini, dopo il botta e risposta iniziale, è scesa dal palco per tentare un confronto diretto con gli studenti, cercando di riportare la discussione su un piano più dialogico. “Il problema – ha affermato – è che ogni volta non mi fanno parlare. Questa è la strategia del caos: ripetono gli stessi slogan in maniera compulsiva e ossessiva. Li ascolto da tre anni”. Secondo la ministra, infatti, la protesta sarebbe alimentata anche dalla sponda politica di alcune forze di opposizione: “Comincio a preoccuparmi quando qualche partito fa loro eco”, ha aggiunto.

Nel corso del suo intervento, Bernini ha rivendicato gli investimenti realizzati dal ministero: “Stavate meglio pagando 30 mila euro? Io ho investito 9,4 miliardi sull’università e oltre 800 milioni sulle borse di studio”, ha dichiarato, sottolineando l’impegno del governo nel rendere il sistema universitario più accessibile e moderno.

Nonostante il tentativo di confronto, la distanza è rimasta evidente. Gli studenti hanno confermato la loro contrarietà alla riforma, considerata penalizzante e in grado di aumentare incertezza e precarietà nel percorso formativo.


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